Romperemo le redini alla....No stralceremo le cartelle fiscali...no manco quelle


I bilanci comunali sono prorogati al 30 aprile 2023 e non solo i Comuni devono rispettare innumerevoli scadenze ma anche trovare fondi per far quadrare i bilanci e assumere decisioni il cui onere è loro scaricato dal Governo nazionale.



E' il caso dello stralcio delle cartelle esattoriali sbandierato dal Governo ai quattro venti ma ben presto tramontato visto che se la caveranno non facendo pagare gli interessi per importo residuo fino a mille euro, mentre per le contravvenzioni del Codice della strada saranno nulli gli interessi e le spese per procedure esecutive e notifica. Si parli allora di parzialissimo stralcio fiscale scaricato interamente sui Comuni, intanto dovranno essere redatti Regolamenti e delibere varie, adempimenti per i quali non arriverà un'unità di personale in piu'.

Molti ricorderanno la narrazione delle famiglie italiane assediate dal Fisco e dagli esattori che bussavano alle porte (come i soldati di un tempo per riscuotere le tasse) pretendendo immediati pagamenti. Immagini note  condite con la solita retorica anti tasse componente essenziale della propaganda di destra contro il fisco iniquo 

Non si parla più di cancellazione automatica delle cartelle esattoriali per le multe e le tasse in riscossione dal 2000 al 2015 e con importi inferiori ai 1.000 euro. Il Governo se la cava con poco ossia eliminando gli interessi anche per non incorrere nella scure della Corte Costituzionale, la decisione di stralciare o meno imposta e  sanzioni viene scaricata sugli Enti Locali che a loro volta dovranno guardarsi bene dall'assumere decisioni improvvide se vorranno far quadrare i Bilanci. 

La tradizionale demagogia politica del meno stato e meno tasse si traduce in decisioni assai controverse, il populismo anti tasse viene trasformato nel solito pragmatismo scaricabarile sugli Enti locali che da qui al 30 aprile  dovranno deliberare aliquote e tariffe degli altri tributi comunali redigendo le modifiche ai regolamenti per adeguarli alle nuove disposizioni.

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