Guerra dei dominanti e miseria dei dominati

La Legge di Bilancio sancisce che dal 1° gennaio 2024  è abrogato il Reddito di cittadinanza (Rdc). 

Logica avrebbe suggerito di attuare prima una riforma delle misure sociali  e lavorative a sostegno  della povertà e poi, verificata l'efficacia degli interventi, prendere altre decisioni.



La autentica priorità del Governo Meloni era invece quella di porre fine al reddito di cittadinanza come del resto richiesto anche dagli interessi finanziari e industriali e così è stato.

Al contempo, per il 2023, il reddito viene ridotto di una mensilità (da 8 a 7) mentre originariamente era previsto un periodo continuativo pari a 18 mesi rinnovabile dopo una pausa di 30 giorni. 

Il limite o la durata massima non si applica ai nuclei familiari con persone disabili, minorenni o membri over 60.

Questi i fatti incontrovertibili, nel prossimo autunno toccheremo con mano gli effetti devastanti della abrogazione del RdC sulla condizione di vita di tante famiglie.

Abbiamo già parlato degli occupabili dentro un mercato del lavoro che non offre occupazione stabile o comunque con salari dignitosi, il primo provvedimento necessario sarebbe stato quello di porre fine ai contratti precari e alle innumerevoli opportunità che hanno affossato il potere di acquisto e di contrattazione.

Le decisioni assunte per "superare il RdC sono fumose, mancano le politiche attive in materia di lavoro e di formazione e quelle poche esistenti non funzionano per carenza di personale , opportunità reali e fondi a disposizione, gli stessi corsi formativi obbligatori sono avvolti nel mistero e mancano regole che ne disciplinino la gestione.

L'offerta di lavoro congrua non esiste nella realtà perchè il privato da tempo non si affida ai centri per l'impiego per reperire e formare la forza lavoro necessaria alle imprese.

Del resto una forza lavoro già formata e pronta per essere assunta non esiste se non nell'immaginario perverso di chi ignora, o fa finta di non conoscere, l'odierno mercato del lavoro.



E allora la soluzione diventa quella di ripristinare il voucher come se rappresentasse una soluzione adeguata per l'occupazione.

Ma anche in questo caso gli interessi del padronato sono stati sposati dal Governo e per questo è corretto parlare di un Esecutivo di classe al di là della retorica populista.

Se vuoi tutelare il popolo, per usare una terminologia cara alle destre, devi assumere posizioni conseguenti, salvaguardare la precarietà e cancellare il RdC vanno invece in direzione opposta.

Il Governo Meloni si sta dimostrano più atlantista di quello precedente, non ha il beneficio del dubbio sull'operato Usa, ignora le ricadute della guerra sull'economia Ue anzi pensiamo che l'Italia del centro destra possa diventare il principale alleato della Nato per costruire un'Europa allineata con le posizioni più retrive e belliciste.


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