Fondo Perseo: scatta l'adesione automatica al fondo pensione con il silenzio assenso . Invece di difendere sanità e previdenza pubblica ne favoriscono l'indebolimento

 Aran e sindacati avevano già deciso, ora c'è tanto di accordo in virtu' del quale i lavoratori pubblici assunti a dal 2 gennaio 2019 dovranno negare esplicitamente la loro adesione al Fondo integrativo previdenziale Perseo mentre per chi era in servizio prima servirà una  comunicazione specifica 

Un accordo indecoroso, gli aggettivi potrebbero sprecarsi ed essere impietosi verso sindacati che invece di salvaguardare sanità e previdenza pubblica concludono accordi a favore di quella integrativa, o talvolta privata, ricorrendo al meccanismo del silenzio assenso. Si spera nella disinformazione per far passare una previdenza integrativa che nella Pa non è mai decollata

E cosi' quanti sono stati assunti dal 2 gennaio 2019 verranno iscritti  automaticamente al Fondo per la previdenza complementare Perseo , per non farlo dovranno invare un diniego scritto.

La intesa è stata siglata lo scorso 16 settembre senza alcuna informazione preventiva alla forza lavoro.

Perseo Sirio è destinato ai dipendenti dei  comparti pubblici, dai Ministeri alle Regioni, dalle Autonomie Locali, alla Sanità, dagli Enti pubblici non economicidelle Università, fino ad Agenzie Fiscali ed Enti di ricerca 

Dove finiscono libertà di scelta e autonomia decisionale dei dipendenti? Nel dimenticatoio!

 I neo assunti, quando sottoscriveranno il contratto di lavoro riceveranno una informativa sul Fondo Perseo Sirio, inclusa la modulistica da compilare e inviare all'Ente per la non adesione.  Il personale assunto negli ultimi due anni e mezzo, dal 2 Gennaio 2019, dovrà ricevere le informative entro metà novembre e avranno sei mesi per decidere se cedere il loro TFR al fondo Previdenziale o se invece negarlo mantenendosi il TFR stesso.

Dovranno farlo per scritto altrimenti si troveranno iscritti automaticamente al Fondo Perseo , attenzione è bene inviare il modulo di non accettazione entro 30 giorni perchè altrimenti non potrà piu' tornare indietro

La previdenza integrativa intrappola i risparmiatori per decenni, ora si comprende la ragione per la quale non hanno mai voluto l'anticipo del TFS o TFR per i lavoratori della Pa, volevano destinarlo con i neo assunti alla previdenza integrativa.

L'industria parassitaria del risparmio spinge verso la Previdenza integrativa, lo Stato in questo modo puo' finanziare in qualche modo la Previdenza integrativa rinunciando a potenziare sanità  e previdenza pubblica.

I vantaggi di destinare il TFR alla previdenza integrativa sono soprattutto del datore di lavoro che viene esonerato dall'onere di rivalutare il TFR e potrà portare una parte del TFR versato al Fondo come deduzione fiscale avendo poi uno sconto sul pagamento degli oneri fiscali

Faranno di tutto per rendere piu' conveniente il fondo previdenziale ma il rendimento del Tfr in questi anni, con la rivalutazione, non è stato da meno. E soprattutto non diranno una parola sullo scambio tra previdenza integrativa e mancata tutela delle pensioni pubbliche.

I nostri soldi fanno gola, noi vogliamo invece decidere come utilizzare il Trattamento di fine rapporto e pretendiamo che le tasse versate restituiscano un domani pensioni dignitose. E' questa la base della convivenza civile e non saranno operazioni finanziarie e accordi del silenzio assenso a cambiare le cose

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