Perchè la militarizzazione del territorio di Pisa e Livorno è inaccettabile

Inutile dirlo ma per anni i pacifisti, gli antimilitaristi sono stati denigrati e derisi anche dai nostri enti locali. Negli ultimi 15 anni l'area tra Pisa e Livorno è stata oggetto di profonde trasformazioni.

In che modo?

Creando una società pubblica ad hoc il cui scopo, lo si capisce solo ora, era non promuovere la cantieristica ma assecondare la militarizzazione dell'area, stiamo parlando della Navicelli spa da cui dipende l'ampliamento del Canale dei Navicelli come richiesto da anni dal comando Militare Usa.
L'ampliamento del canale permetterà alle chiatte Usa di portare armi direttamente via Mare al porto nucleare di Livorno. E la cantieristica? Ben pochi i posti di lavoro creati, allo stesso tempo l'area è stata soggetta a una profonda trasformazione facendo la fortuna di Ikea .

Appendiamo solo ora quanto era già noto da almeno un anno, ossia del fatto che il Governo Italiano asseconderà quello Usa esaudendo il secondo desiderio, quello di collegare direttamente la base militare con l'aeroporto militare di Pisa, costruiranno una ferrovia da utilizzare solo per il trasporto delle armi mentre intere tratte a disposizione di pendolari e civili vengono smantellate. C'è ancora qualcuno che crede alla favoletta della indipendenza del Governo italiano e degli enti locali dagli Usa? I fatti smentiscono queste anime candide e perbeniste.

In silenzio Pisa ha costruito il suo hub militare, capace di ospitare e far partire in un mese 30 mila soldati, una grande opera assecondata dal sindaco Pd che crede nelle missioni militari all'estero scambiandole per iniziative umanitarie. Quali sono i vantaggi della città di Pisa dalla militarizzazione? Nessun vantaggio, anzi in san Giusto è nato anche il People mover, si sono spese cifre colossali per dotarlo di parcheggi che sono ogni giorno vuoti. Grandi, inutili e costose opere attorno a un quartiere che tra Hub e militarizzazione, tra ampliamento della pista e strade  rappresenta un pericolo per la salute e la sicurezza dei suoi stessi abitanti.

Alcune statistiche dimostrano che l'incidenza di tumori tra Pisa e Livorno è seconda solo a Taranto, un primato di cui faremmo volentieri a meno, statistiche sulle quali la comunità scientifica non ha svolto alcuna indagine.

Nei quartieri vicino all'aeroporto aumentano le malattie legate a problemi respiratori, cresce l'inquinamento acustico ed atmosferico ma l'Amministrazione continua imperterrita nelle grandi opere. L'aeroporto Galilei ogni anno aumenta il numero dei viaggiatori ma  l'occupazione creata è solo alla insegna della precarietà, tra appalti bassi salari e riduzione della forza lavoro.

Pisa ha anche un parco che dovrebbe tutelare la macchia mediterranea, lo stesso Ente parco che ha dato un anno fa parere negativo alla costruzione della ferrovia ad uso e consumo della base militare perché abbatteranno 1000 alberi. Ma dalle dichiarazioni rese negli ultimi giorni si capisce che non ci sarà alcuna opposizione alla opera, l'Ente parco si adeguerà in fretta per non contrariare gli amministratori locali che sapevano di questa opera e niente hanno fatto per contrastarla, perfino taciuta la notizia all'opinione pubblica.

Questi e non altri sono gli argomenti sui quali tanti e tante stanno costruendo la campagna di resistenza e di opposizione alla militarizzazione del territorio.

Tra silenzi compiacenti e sottovalutazioni della portata devastatrice di questa ennesima militarizzazione del territorio, andremo a mobilitarci sul territorio a partire dalla giornata del 2 Giugno

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