Voci di popolo da San Giuliano Terme: testimonianze diffuse chiedono alla Giunta Cecchelli una inversione di rotta

 Un dibattito aperto dall'articolo di Andrea Vento su San Giuliano Terme tra rigenerazione urbana e suggestioni securitarie per incalzare la Giunta ad affrontare con i cittadini alcuni problemi che poi abbiamo appurato essere particolarmente sentiti dalla popolazione che ci ha inviato alcune lettere degne di pubblicazione. Teniamo quindi aperto il dibattito e invitiamo la Giunta Cecchelli ad un confronto pubblico su questi temi

per collegarci ai precedenti interventi

San Giuliano Terme: il concetto restrittivo di rigenerazione urbana. La svolta securitaria a discapito della vera sicurezza dei cittadini e del decoro

Fermiamo la decadenza di San Giuliano Terme: lettera aperta al Blog

Un invito alla Giunta di San Giuliano Terme: recuperiamo spazi per turismo e cultura




Sono Enrico Salustri nativo di questo meraviglioso paese.

Da molti anni, per motivi lavorativi e familiari abito in altra località, non lontano dalla terra delle mie origini. Ogni volta che torno nel mio amato Paese faccio fatica a trattenere le lacrime, lo vedo sprofondare sempre più in basso con l'impressione di non aver ancora toccato il fondo.
Gli arredi urbani e la manutenzione del territorio sono assenti, il degrado imperversa.
Per quei "ragazzi" della mia età che hanno conosciuto le Terme con quelli che noi chiamavano "assistiti" vero volano di vita e di economia viviamo questa situazione con molta sofferenza.
Faccio appello all'amministrazione comunale perché cambi decisamente marcia e riporti il mio "San Giuliano" ai vecchi splendori.
--------------------------------------------------------------------------------------------
Condivido tutto ciò  che ho letto su quanto pubblicato da Roberta Doria. Anche noi nel 1990 ci siamo trasferiti qua da Pisa perché lo ritenevamo un comune a misura di uomo e di bambini. Purtroppo la sua decadenza è  ora tangibile. Non ricordo da quanti anni il ponte sul fosso è  transennato, la piazza ha, come unica attrazione, due orribili box in vetro, non resiste nessun negozio: purtroppo è diventato un paese dormitorio e le persone si rifornisceono a Pisa. Le terme, meravigliose, non sono né  pubblicizzate e neppure attraggono perché tenute non troppo bene. 
La mia famiglia è originaria di S. Giuliano e credo che mia nonna, vedendo il suo amato paese, si rivolti nella tomba. 
Carlo Barsotti, poi, penso che non riconoscerebbe sicuramente il paese per il quale tanto si è  prodigato unendolo a Lucca attraverso il Foro. 
Vorremmo tornare a risentirci orgogliosi di essere Sangiulianesi.

Maria Barsotti
----------------------------------------------------------------------------------------------
 Tempo fa sono andata ad una riunione in comune con i tecnici che si stanno occupando del nuovo piano strutturale, presente il sindaco e altri amministratori.
"I cittadini" erano 6 o 7, me compresa, che -per caso!- avevo saputo di questa pubblica riunione da una amica che usa Facebook...
La riunione si proponeva di informare la "popolazione" per renderla partecipe alla stesura e/o definizione di un nuovo piano strutturale del comune di S. Giuliano (comprese tutte le frazioni).
Non so quanti cittadini si sono presentati nelle riunioni delle frazioni.!?
Ho chiesto di pubblicizzarle un po' di più ...non ho saputo più niente... vero che io non seguo Facebook ...ma non sono l'unica.
Anche in quella riunione si proponeva di valorizzare il paese (ora "città") che sta morendo.
Ma se devo essere sincera non mi pare di aver sentito proposte significative.
Ci sono aspetti che se non si prendono sul serio finiranno per affossare definitivamente la vitalità di San Giuliano.
Per dirne una: il traffico. Tutto è sempre in funzione dell' accesso alle auto..
E non ci si rende conto che così si soffoca la vita e la socialità. E dove sfrecciano le auto non si.può parcheggiare, fermarsi ecc.
I negozi si trasferiscono altrove non perché non ci sono avventori ma perché questi non possono parcheggiare. Chi non ha la macchina o chi non la vorrebbe usare si trova appiedato in un paese fantasma.
Dicono:.... "ma non c'è posto per fare parcheggi". E sappiamo bene che non è VERO!
Si, ma sono aree private!! E qui comincia la solita tiritera. NON SI PUO FARE. Per fare alcuni esempi:
L' area intorno all' ex ex ex hotel granduca - attualmente diventata una discarica vergognosa - è proprietà privata e da 20 o 30 anni sta lì a fare la discarica.
Già: Non si può fare!!
Nemmeno tenerla pulita???
Così la zona di Caldaccoli, zona artigianale ma ricca di verde e di spazi che potrebbero diventare un polo culturale.. (cinema, teatro, laboratori artigianali e artistici.... ecc..)
Ma è proprietà privata. Non si può fare...
E le cave? E tutte le ex fornaci, patrimonio storico di San Giuliano immerse in verdi splendidi pendii del monte pisano che sarebbero un luogo da conoscere, visitare in bellissime passeggiate e tanto altro?
Ma anche qui non si può fare... proprietà privata....
E quei grossi edifici residenziali che hanno più che dimezzato il fascino del parco dei pini... ridotto a un giardinetto .....severo! (Molti anni fa il sindaco di allora definì quell' area - ex Lazzeri - il biglietto da visita di chi entra in San Giuliano, chissà cosa direbbe ora ?)
Proprietà privata concessione concessa dunque non si poteva... fare altrimenti?
E che dire di "piazza Italia" ?
Il fantasma di una piazza che era stata disegnata insieme alle terme, col ponticello .....la cartolina di S.Giuliano!
Lo stravolgimento totale della bella piazza centrale del paese, con i due baracconI di metallo (che accolgono al massimo 10 persone ognuno... (quando sono pieni) lasciando completamente vuoto il resto della piazza).
Mi ricordo quante volte nel 2008 - e poco più ci si fermava per un caffè o un gelato sotto dei semplicissimi ombrelloni... e i bambini giocavano e la gente si incontrava.
E la Piazza era ricca di negozi ..
Ora solo tante...troppe serrande abbassate.... ma si sa... Non si può ...proprietà privata.
UN CAMBIAMENTO D'USO vero e proprio; queste sono cose che sebbene "lecite" in realtà rendono vani e inutili i criteri dei piani regolatori, e bisognerebbe tenerne conto.
Ultima - ma non ultima - la situazione della assistenza sanitaria.
La mia dottoressa (ma non solo lei) non ha trovato un posto per il suo ambulatorio e ha dovuto andare a Vecchiano.
Le analisi non ne parliamo. Una "città" di 31.000 abitanti in cui mancano i servizi sanitari essenziali.
Non ci sono stanze per gli ambulatori medici ?
Ma stiamo scherzando?

C'è ne sarebbero tanti altri di esempi...ma basta così e avanza.
In conclusione: sembra che non si possa fare nulla.. per cui il grosso della progettazione e della configurazione urbanistica e strutturale della "città" di S.Giuliano sembra restare in mano ai proprietari dei terreni dei fondi e degli stabili.
Amen.
Ma la vedete ora S.Giuliano?
Non diamo la colpa solo ai supermercati e ai centri commerciali!
In questo bel paese - città si potrebbero fare tante cose a cominciare da un piano che costringa i privati a partecipare - almeno - alla riconversione, riduzione del traffico, realizzazione di parcheggi, piantumazione di alberi e manutenzione del verde. Uso sociale degli spazi dismessi ecc. . Altrimenti tasse tasse tasse, per chi detiene spazi vivibili o usabili come un mucchietto di soldi dentro il materasso....
Ci sono tante idee che potrebbero funzionare...a partire dalle piste ciclabili per le biciclette e luoghi di ritrovo e raduno per ciclisti; dalle manifestazioni culturali, ricercando un settembre sangiulianese almeno in parte simile a quello di non troppi anni fa quando si andava nel bellissimo "anfiteatro".
Ci si deve fermare ai problemi di sicurezza oppure sono risolvibili?

Insomma la partecipazione al progetto di vivificazione, cura, e conversione del territorio da parte della popolazione deve diventare effettivo. E per questo bisogna organizzare incontri e assemblee, anche con l' aministrazione e i tecnici, in cui si possa conoscere le proposte e le intenzioni dell'amministrazione, esprimere le nostre idee, confrontarsi e sforzarsi insieme di trovare soluzioni anche a quelle situazioni che sembrano non averne.

Per il momento proporrei di indire un incontro al circolo arci per tutti quelli che sono sensibili al problema della decadenza di questa cittadina.
Troviamoci, confrontiamoci, ma specialmente chiediamo con forza prima di tutto di sapere e poi partecipare (ma veramente) alle decisioni urbanistiche che riguardano noi stessi e la nostra vita in questi luoghi.
Proporrei di partecipare per ora a raccogliere i contributi di chi si vuole esprimere in proposito. E poi di confrontarci personalmente in una riunione /assemblea che abbia anche lo scopo di far conoscere alla amministrazione il nostro punto di vista e le nostre richieste.

Anna Borsatti.
 --------------------------------------------------------------------------------------------

San Giuliano era ed e’ un bel paese grazie all’antico progetto urbanistico, pensato nella sua interezza. San Giuliano Terme nacque e raggiunse i suoi fasti come paese termale.
Fulcro lo stabilimento ai piedi del Monte Pisano assieme alla posizione strategica che ha rispetto alle città toscane ha fatto del paese un luogo vissuto e piacevole.
Tutto questo fino che le amministrazioni hanno investito su di esso sia socialmente che culturalmente e sia nella cura che nella sua immagine.
Da almeno un decennio non solo il paese e’ abbandonato a se stesso con una amministrazione sempre più assente e scevra di progetti globali ma e’ anche vittima di una serie di scelte superficiali e non pensate in modo approfondito come l’amministrazione di un territorio e degli spazi pubblici necessiterebbe.

Oggi niente di tutto questo esiste più, anzi abbiamo assistito ad un declino che sembra non essere neppure solo naturale ma spinto da scelte infauste per molteplici possibili motivazioni.
La stazione, importante porta di entrata
abbandonata dopo pochi anni dall’averci investito una cospicua somma per la ristrutturazione e la valorizzazione;
La piazza, finalmente il paese ne aveva avuta una con una bella prospettiva sul palazzo termale, è stata spersonalizzata e ridotta di fruibilità pubblica per dar posto a due, neppure uno, manufatti precari ad uso singolo e privato.
Per non parlare del protagonismo delle quattro ruote a discapito del pedonale, esatto contrario di ciò che un centro storico meriterebbe assieme ad una molteplicità di funzioni che si completano e che lo rendono vivo.
La piazza e’ il centro della comunità dove si costruisce la socialità e non deve essere limitata a solo poche necessità sia residenziali che commerciali.
Con la nuova gestione private, le terme, che con la mancata crescita del paese, sono rimaste un’oasi dalla quale i bagnanti stentano sempre di più ad uscire e dalle quali il paese non ha più alcun beneficio o apporto di crescita economica ma ha di riscontro solamente un aggravio di reflui come traffico e rifiuti

Dobbiamo riportare il paese ai fasti ripartendo da quell’antico progetto, pensato nel suo insieme con l’amministrazione che riprende il suo ruolo, senza lasciare allo sbaraglio i residui cittadini, artigiani commercianti e tutti quelli che in un modo o nell’altro lo vivono e senza pensare, come ha fatto negli ultimi anni, che non sia di sua competenza e che gli investimenti per la crescita possano e debbano arrivare solo dal privato. Non e’ così e San Giuliano lo ha dimostrato in pieno.
Lucia Pieri
..................................................................................................................................................................... Da alcuni anni San Giuliano Terme soffre di un decadimento identitario che aveva acquisito con la propria storia e le proprie risorse, le stesse che in passato avevano dato adito a significative prospettive di crescita del paese.
Elencare di nuovo le strutturali mancanze, su i temi noti ormai a tutti, credo sia ormai superfluo, capire perché questo accade sarebbe molto importante, provo ad elencare a mio avviso alcune cause che come residente e frequentatore assiduo del territorio non riesco a comprendere: la capacità di governare la totalità delle funzioni vitali del paese sembra offuscata, i grandi progetti importanti rimandano a tempi biblici la risoluzione delle endemiche problematiche che angustiano giornalmente la comunità.
La consapevolezza del cittadino nei confronti della storia del comune, dal grande valore culturale, e del territorio, di notevole pregio naturale ed economico, resta radicata ed è fonte di sconcerto e rammarico.
Pee invertire il declino credo che sarebbe opportuno, da parte di coloro che sono investiti dal consenso popolare, dar vita ad un confronto costruttivo e diretto con la popolazione.

Riccardo Palandri
--------------------------------------------------------------------------------------------

Avendoci sempre vissuto, sono  diretto testimone dei cambiamenti che  hanno trasformato  San Giuliano.

Quando giro per le strade del paese, osservando il degrado, la desolazione, vengo sopraffatto da un senso di tristezza e rabbia  e penso che senza una progettualita a lungo termine volta a migliorare  la qualità della vita e la valorizzazione del territorio,  le cose non cambieranno in meglio anzi, andranno a peggiorare.

Molte delle scelte fatte dall'Amministrazione negli ultimi 20 anni non hanno   portato giovamento né alla vita sociale  né all aspetto del paese per come lo vediamo.. Investire sulla sicurezza significa anche non abbandonare gli spazi pubblici nell isolamento e nel decadimento, far si che il paese sia vivo, che abbia un anima, e non saranno certo le costosissime telecamere quasi tutte inutili a cambiarci la vita in meglio. Ci sarebbe bisogno invece di investire per mantenere ed aggiustare quello che abbiamo,  prima che sia troppo tardi, prima che i costi di riparazione diventino troppo esosi, come per esempio il nostro bell anfiteatro con le strutture delle cave, abbandonato a se stesso, la stazione,  il caffè house, via Roma,  via Niccolini, ormai quasi ogni angolo, strada, spazio, opera più o meno antica del paese ha bisogno di essere riconsiderata, migliorata e questo va fatto con progettualità come fecero i nostri avi, pensando al paese nella sua interezza, pensando alla cultura, agli spazi pubblici, ai negozi .....pensando alla gente di San Giuliano.

Il parterre e l'Opera Pia devono essere una ripartenza, un nuovo inizio. Se ci vorranno tanti anni non importa, l'importante è  avere una visione futura.

Sandro Garzella

Commenti

  1. Quello che manca al nostro paese è la partecipazione di tutti i cittadini, che unita alla poca "presenza" delle istituzioni, genera il degrado del paese. Oltre alle tante cose già citate, manca un progetto di collegamento ciclo pedonale con tutte le frazioni e la città di Pisa. Ho notato a più' riprese biciclette(non da corsa) attraversare la lungomonte in direzione Asciano. Non c'è indicazione per cicloturisti in modo da far evitare la statale del Brennero. Anche qui, a più riprese, si sono visti ciclo-turisti percorrere la pericolosa statale. Fra i tanti progetti in essere, spero tutto possa ripartire dall'apertura della Piscina C O M U N A L E. L'attenzione dei cittadini DEVE partire da subito. Da un giusto progetto di assegnazione. Evitare che si regali, all' im(PRENDITORE) di turno di appropriarsi di un qualcosa non suo. Una buona gestione che porti beneficio a San Giuliano e ai sangiulianesi.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari