Ciao Marcello

Non si ricordano i giorni, si ricordano gli attimi.”(Cesare Pavese)


Dopo una breve ma feroce malattia ci ha lasciato Marcello Pantani. Si è spento oggi nella sua abitazione alle porte di Pisa, assistito dalla moglie Marta, dai figli Carla e Francesco e da quanti lo avevano aiutato a sopportare il male e i dolori delle ultime settimane. Marcello non avrebbe amato un ricordo retorico e non saranno certo i suoi compagni a disattendere questa volontà.

Unanime il ricordo di  Marcello, uomo colto e intelligente che ha lottato a fianco degli ultimi per tutta la vita e fin dagli anni del liceo. In queste ore sono molti e da ogni parte d'Italia a ricordarlo.

Marcello ha attraversato i movimenti e le lotte per quasi 60 anni, un eretico che aveva abbandonato il Pci molto prima del 1968, che aveva aderito al Potere operaio fin dalla sua fondazione. Marcello ha vissuto da protagonista il decennio 1967\1978 anche se non aveva mai voluto avere incarichi dirigenziali nelle organizzazioni che aveva contribuito a far nascere e a radicarsi nei luoghi di lavoro e sul territorio. 
La passione durevole per Marcello era la classe operaia, una passione ereditata dal padre operaio e delegato sindacale. In questi anni Pantani si era dedicato alle trasformazioni nel mondo del lavoro, era tra i promotori di un video sulla metrica del lavoro come anche di ricerche, sul campo, nel mondo degli appalti.
Tra i fondatori di Lotta Continua, a lungo in Puglia per conto della stessa organizzazione, dopo gli anni settanta  si era trasferito a Torino per lavoro, ivi aveva partecipato alle lotte dei genitori in difesa del diritto alla istruzione e a fianco dei migranti ricostruendo collettivi e realtà che la repressione e il riflusso avevano cancellato.
Trasferitosi a Pisa, Marcello era nativo di Cecina, aveva proseguito il suo lavoro di formatore nell’indirizzo scolastico fino alla pensione senza mai abbandonare la passione politica e sociale. Attivo nei movimenti contro la guerra e nei comitati antifascisti(in anni lontani ricordiamo scritti contro la fascistizzazione dello stato e del paese che alla luce dei recenti fatti di cronaca restano letture lungimiranti della realtà. Da una decina di anni la sua militanza era quasi esclusivamente in ambito sindacale con il Cobas del Lavoro privato al quale ha dato un contributo rilevante.
Marcello era un uomo disponibile e paziente con i bisognosi di casa, con i lavoratori e le lavoratrici, non si è mai risparmiato e fino a un anno fa lo vedevamo in giro a distribuire volantini e a organizzare assemblee nei luoghi di lavoro. Difficile vedere un settantenne ai cancelli di una fabbrica alle 5 del mattino, in estate ma anche in inverno con temperature sotto lo zero, eppure ogni volantino era occasione di arrichhimento umano e politico,  presenza costante nei luoghi di lavoro per  costruire  vertenze e nuclei di lavoratori disposti a mettersi in gioco, a non subire lo strapotere padronale.

 Marcello nella sua lunga vita militante è sempre stato contraddistinto da un impegno disinteressato, faticoso ma sempre dalla parte degli ultimi e delle classi sociali meno abbienti, impegno politico e sociale totalizzante sorretto da acume e onestà intellettuale non comuni.

Con Marcello non sono mancate nel corso degli anni discussioni anche aspre ma di una cosa siamo certi: è difficile vedere uomini disposti a sacrificare la loro vita, la loro carriera per correre in piena notte a un presidio, a  supportare lavoratori e lavoratrici anche per bisogni non espressamente politici. Umanità, intelligenza e disponibilità erano doti che non difettavano al nostro compagno Marcello.

“Ci piace ricordarlo con la sua verve polemica e la grande determinazione che lo ha sempre contraddistinto.  Impossibile da dimenticarti, carissimo  Marcello un saluto e grazie di averci accompagnato e sopportato per anni.”

Appuntamento per i compagni e gli amici Mercoledì 13 Settembre , dalle ore 18 presso la pubblica assistenza di Pisa (in via Bargagna) per un ricordo collettivo

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