Fincantieri: successo del capitale e sconfitta dei lavoratori

Ma se i premier Gentiloni e Macron sono soddisfatti e cantano vittora, altrettanto potrannno fare i lavoratori? Noi pensiamo di no.

Intanto tutti cantano vittoria ma per motivi diversi, tanto è vero che Emmanuel Macron dice chiaramente : «abbiamo vinto insieme su Stx». L'accordo sancisce il controllo e la governance italiana di Stx France, la Francia cede in prestito l'1% delle azioni che permette all'Italia di raggiungere il 51%. Ma attenzione: questo 1% avrà una durata ben precisa, 12 anni, e sarà condizionato a un piano industriale che Fincantieri dovrà costruire con la Francia.

Lo scontro tra Francia e Italia non era dunque dettato da ragioni nazionali ma dalle prospettive del gruppo , dalle politiche capitaliste da intraprendere che dovevano soddisfare i poteri economici forti dei due paesi, quindi non una semplice querelle sulla salvaguardia dei posti di lavoro nei cantieri in Francia (solo uno stolto puo' pensare a Macron paladino degli operai dopo avere letto la sua riforma sul lavoro...)o la riscoperta dell'industria nazionale.

Per capire bene cosa sta accadendo bisogna guardare alla nota congiunta della Confindustria italiana e di quella francese che hanno dato direttive ben precise ai due governi, dettato insomma le linee guida di un accordo. I padroni italiani e francesi si sono coalizzati in funzione anti cinese e si ergono a guida del caputale europeo in funzione della competitività (provando a scalzare la Germania)

L'accordo interessa tanto il settore civile che militare, Fincantieri ha la maggioranza delle azioni ma dovrà sottoporsi a una serie di controlli e di impegni dettati dalla Francia come la salvaguardia dei posti di lavoro nei cantieri francesi (che Fincantieri voleva ridimensionare) e la tutela della proprietà intellettuale.

Qualora poi la Francia decidesse di tornare indietro, in futuro, sul prestito azionario, Fincantieri, nei tre mesi successivi alla decisione, potrà anche cedere le sue azioni «a un giusto valore di mercato». Sorvoliamo sui particolari dell'accordo (basta andare in rete)e su altri paletti di non poco conto o sulla composizione del cda.

Quello che conta è soprattutto l'accordo sul militare con una industria nel settore navale che la farà da padrona nel vecchio continente e in questo ambito i giochi sono ancora da fare anche se entreranno in gioco altre aziende come Leonardo.

Nasce alla fine un autentico colosso industriale navale con 35 mila addetti in 20 paesi e ricavi annuali da 10 miliardi di euro. E in mome degli affari il capitalismo italiano e quelle francesi hanno trovato un accordo che invece gli operai non riescono a raggiungere per fare fronte comune a tutela dei posti di lavoro.

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