Dopo lo sciopero di oggi in provincia di Pisa che fare? Una vertenza territoriale che parta dal ruolo della Piaggio


SGB a sostegno dello sciopero provinciale dei metalmeccanici

L’alta adesione allo sciopero provinciale dei meccanici, a sostegno della vertenza TMM, dimostra ancora una volta che la classe operaia, seppur stremata da anni di crisi, di chiusure aziendale e delocalizzazioni, è ancora capace di compattarsi e scendere in piazza in nome di una solidarietà di classe troppe volte data per morta. La presenza di delegazioni di Piaggio, di Continental, e di altre realtà metalmeccaniche e non (cooperativa Sole) al corteo ne è stata un’importante prova, se mai ce ne fosse stato bisogna.

Un corteo imponente per numeri e soggettività in campo ha tuttavia scelto un percorso circoscritto alla zona industriale che non ha dato visibilità e forza alla giornata di lotta . Portare la vertenza nella città di Pontedera, realtà legata indissolubilmente alla meccanica, avrebbe senza dubbio avuto un impatto simbolico maggiore raccogliendo la solidarietà della cittadinanza.

I discorsi tenuti dal palco dai rappresentanti delle istituzioni e dagli apparati sindacali sono invece sembrati un vuoto esercizio di retorica. I rappresentanti politici del PD, al di là del personale e apprezzabile coinvolgimento nel presidio operaio TMM in questi giorni, dovrebbero spiegare agli operai come mai il loro partito da anni ha ingaggiato una lotta senza quartiere al mondo del lavoro, condotta attraverso l’abolizione dell’articolo 18, la costante riduzione degli ammortizzatori sociali e che sta proseguendo con continue proposte di limitazione del diritto di sciopero.

Che dire poi degli apparati dei sindacati confederali? Se la loro idea di difesa del mondo del lavoro passa solamente per la ricerca di appoggi istituzionali e per l’esclusione delle componenti sindacali conflittuali e dei sindacati di base, in risultato non potrà che essere una sconfitta o un accordo al ribasso, come accaduto con altre vertenze metalmeccanico (Ristori) e come dimostra l’intera vicenda di Piombino (dismissione di un intero comparto industriale).

Come hanno invece sottolineato gli interventi degli operai TMM, giustamente e a lungo applauditi, questa vertenza deve essere inserita all’interno di una discussione del ruolo di Piaggio sul territorio, chiamando direttamente in causa Colaninno che mentre macina utili continua a chiudere le fabbriche gettando centinaia di famiglie sul lastrico.
Il valore della giornata di oggi potrà essere apprezzata solo se rappresenterà un punto di partenza di un cammino di lotta in cui SGB si schiererà sempre a fianco di operai/e per la riconquista dei posti di lavoro e di una dignità continuamente calpestata dal padronato e dai loro fiancheggiatori politici.

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