Dotazioni organiche nella pubblica amministrazione: cosa cambia?
Le dotazioni di personale nel pubblico impiego verso la soppressione
In
queste settimane gli enti locali stanno definendo i loro piani di
fabbisogno, le assunzioni nel 2017 saranno il 75% dei pensionamenti avvenuti ma
allo stesso tempo dovranno sottostare a stringenti regole di
contenimento della spesa.
Una
contraddizione vera e propria perchè persistendo i tetti di spesa in
materia di personale non sempre è possibile predisporre piani
occupazionali.
Poi
le dotazioni di diritto non sempre corrispondono a quelle di fatto, se teoricamente sono possibili alcune assunzioni nella pratica le
stesse vengono impedite dal superamento della spesa di personale, un
esempio calzante e diffuso delle politiche governative miranti solo a ridurre i costi della pubblica amministrazione
I documenti di programmazione dei fabbisogni sono quindi passibili di interpretazioni e modifiche successive, si stabiliscono alcune assunzioni per i posti vacanti ma poi , in un secondo momento, viene deciso quali assunzioni fare e quali no.
Oggi, dopo i decreti Madia, non esiste piu' il riferimento alla dotazione organica e al di là delle facoltà assunzionali ci sono aggiornamenti annuali che possono determinare cambiamenti ragguardevoli dettati da nuove priorità. In questo modo si aggirano i reali fabbisogni, la matematica diventa una opinione, le carenze di organico non sono piu' riscontrabili con un semplice calcolo matematico, anzi quel calcolo che fotografa i fabbisogni reali passa in secondo o terzo piano.
Partiamo allora dalla rilevazione dei fabbisogni, fino ad oggi esisteva una dotazione teorica e delle regole che permettevano di assumere pur nei limiti di tetti sempre piu' stringenti. Ma attenzione che le decisioni relative alle assunzioni sono a carico delle amministrazioni, quindi la dotazione di fatto surclassa quella "di diritto". Fino ad oggi le dotazioni organiche stavano a dimostrare che alcuni posti erano coperti ma molti altri no, agli occhi dell'opinione pubblica era chiaro l'aumento dei carichi di lavoro come la riduzione di personale, un domani non sarà piu' cosi'.
Il superamento delle dotazioni organiche è stato voluto dalla Madia per
abbattere ulteriormente la spesa di personale e gettare le basi di enti
con sempre meno personale, non a caso si parla (a sommo studio) di
dotazione gonfiate e non rispondenti alle esigenze attuali, tanto è vero
che è stato dato mandato agli enti di verificare anche eventuali esuberi
(come potrebbero esserci con il turn over per anni al 25% ?)
In apparenza questo meccanismo sembrerebbe dare risposte positive all'ammodernamento dei profili ma a tale scopo basterebbe un piano formativo rispondente alle reali necessità. invece non si investe in formazione, si rinuncia a riqualificare il personale e si interviene con prepotenza per stravolgere i piani di assunzioni a uso e consumo degli amministratori.
E cosi' in un colpo solo si distruggeranno le dotazioni organiche, i fabbisogni reali del personale consegnando nelle mani dei sindaci un potere assoluto, quello di interpretare in base al programma di mandato quali assunzioni fare e quali no.
Tutto cio' non ha niente a che vedere con le reali necessità di un Ente . Ovviamente, e non è una novità con il silenzio assenso dei sindacati compiacenti
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