Progetto Darsena Europa: nuova occupazione o devastazione del territorio?



Progetto Darsena Europa: nuova occupazione o devastazione del territorio?


Tempi di realizzazione stimati: 5 anni (inizio 2018, fine 2022)

Costo totale: 662 milioni

Finanziamento pubblico: 467 milioni, divisi tra Regione, Autorità portuale, Stato e forse BEI.

Finanziamento privato: 195 milioni


Il progetto prevede l’abbattimento dell’esistente diga della Meloria e la creazione di 3 nuove dighe. Il nuovo canale, risultante da queste nuove strutture, potrà raggiungere una profondità di 20 metri, da ottenere tramite uno sbancamento dell’attuale fondale, profondo 5 metri.

Lo scopo di questa operazione è garantire l’attracco al porto di Livorno per le navi portacontainer di ultima generazione, per una capacità di movimentazione di 1,6 Mteu. (1 teu = 1 container di lunghezza 20 piedi). L’operazione prevede inoltre la costruzione di nuove banchine, nuovi piazzali, dragaggi e nuove dighe.

Infine la ferrovia esistente verrà allungata fino a raggiunger i nuovi piazzali di stoccaggio mentre è allo studio un nuovo tracciato che collegherebbe direttamente Livorno a Pontedera, senza passare e per la stazione di Pisa.

Il costo iniziale per i cittadini sarebbe di 467 milioni euro, senza considerare gli aggravi dovuti ai più che probabili ritardi.

Il costo stimato e la durata prevista per la realizzazione del progetto non sembrano essere giustificate dall’attuale andamento della movimentazione container del porto di Livorno, che ad esempio ha subito una flessione del 9,7% nel primo trimestre del 2017 rispetto al 2016.

Ma la domanda da porci è anche un l'altra: questo progetto quanti posti di lavoro creerà? E i posti di lavoro nuovi non ne distruggeranno altri con la devastazione ambientale?

Non si prende in esame infatti l’impatto ambientale dell’intera operazione, le correnti verrebbero alterate con la visuale della costa da Marina di Pisa ostruita dalla nuova mega-diga, senza considerare l’inquinamento provocato dall’attracco di navi porta container lunghe fino a 390 metri. E l'assenza di correnti potrebbe anche creare l'effetto mucillaggine che ha distrutto la costa adriatica creando inquinamento delle acque che invece dalle nostre parti risultano tra le piu' pulite attirando turisti .

Tutti da valutare non solo i rischi ambientali e ecologici ma anche quelli paesaggistici, per un litorale a forte vocazione turistica.

A bene vedere lo sviluppo del progetto sembra ricalcare quello di due precedenti ben poco incoraggianti: Tav e Mose.

L’intero appalto si basa infatti su previsioni economiche e di movimentazione merci estremamente ottimistiche, mentre l’impatto ambientale sembra essere stato sottovalutato, per una zona che anche di recente ha sofferto un’alluvione in cui 7 persone hanno perso la vita.

Sembra inoltre che ancora una volta non le istituzioni regionali e nazionali non si sentano in dovere di consultare la popolazione dei due comuni investititi direttamente e indirettamente dal progetto: Pisa e Livorno. Ormai gli enti locali sono terminali di interessi forti a diascapito della popolazione che subisce decisioni che hanno ripercussioni negative sulle nostre esistenze.

Emblematico in questo senso lo stupore del sindaco penta-stellato di Livorno, che afferma di aver ricevuto le specifiche progetto Darsena Europa solo a decisioni prese, e l’assordante silenzio della controparte pisana. Un silenzio che ricorda la costruzione della ferrovia che collegherà Cam Darby all'areoporto di Pisa. Grandi opere sulla nostra pelle e finanziate con i soldi nostri sottratti alla sanità , alla scuola, al welfare e a politiche di incentivo per nuova occupazione compatibile con la salvaguardia dei territori


sindacato generale di base


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