Buon Natale dalla UE
Le regole europee sono giudicate troppo severe ormai dagli stessi fautori della austerità che invocano investimenti comunitari con un indebitamento pubblico per superare la crisi che attanaglia il vecchio continente.
foto da inchiestaonline
Se l'Italia apre i sette anni da sorvegliata speciale per tornare all'interno dei parametri tra PIL e debito, nel passato sono numerosi i paesi che hanno violato i vincoli di bilancio.
Il FMI, nell'ottobre scorso, parlava di crescita economia europea modestissima e rivedeva al ribasso tutte le indicazioni rese dai Governi nazionali.
Numerosi poi sono i paesi alle prese con le procedure di infrazione per deficit eccessivo tanto che l'indebitamento europeo supera l’80% ben al di sopra del 60% presente nelle regole di Maastricht. Se oggi la Ue dipende dai creditori non altrettanta attenzione viene riservata alla tenuta salariale, gli stipendi perdono potere di acquisto, le spese per il welfare si dimostrano insufficienti, la tendenza all'indebitamento risulta maggiore della crescita del PIL.
E in questo quadro di grande incertezza anche l'aumento ulteriore della spesa militare potrebbe provocare un corto circuito, del resto i contributi alla guerra in Ucraina sono cresciuti esponenzialmente nel 2024 superano quelli statunitensi.
E il nostro paese?
Sta approvando una manovra di Bilancio che finanzia con i soldi pubblici la riduzione del cuneo fiscale a conferma che il parzialissimo recupero della inflazione deriva dallo Stato e non dalle imprese, aumenta le spese militari ma contrae quelle per la manutenzione dei territori, non assegna risorse adeguate a sanità e istruzione.
Fatti i dovuti calcoli saranno delle feste serene? Noi pensiamo proprio di NO.
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