Il padre di famiglia licenzia migliaia di lavoro: disastro sociale in Argentina

 

A un anno dall’insediamento del governo di Javier Milei, anche i media del continente americano devono fare i conti con la repressione statale tra migliaia di arresti e interventi continui in tutte le manifestazioni di piazza, interventi pianificati a tavolino per colpire i diritti costituzionali, la libertà di espressione e di manifestare con interventi brutali delle forze dell’ordine, arresti arbitrari e migliaia di denunce.



E per ridurre la spesa pubblica Milei ha già annunciato le soluzioni: oltre 30 mila licenziamenti nella Pubblica amministrazione dopo la mancata conferma di tutti i contratti precari e a tempo determinato.

Siamo davanti a dei licenziamenti di massa preceduti dal congelamento di aumenti contrattuali nonostante l’aumento del costo della vita e blocco sine die delle assunzioni. Mentre Milei viene accolto come eroe e salvatore della patria dal Governo di destra italiano sarebbe utile leggersi alcune dichiarazioni del Presidente con la motosega:

“I dipendenti pubblici? Non sono esseri superiori, ma al servizio di chi paga le tasse

La riduzione della spesa pubblica determina non solo i licenziamenti nelle scuole, negli ospedali e negli uffici ma anche la drastica cancellazione dei programmi sociali, oltre a norme di legge atte a favorire i licenziamenti nel pubblico e nel privato. Dietro alla retorica populista e anticasta, dietro a frasi fatte quali “premiare chi svolge con dedizione il proprio lavoro” e di adottare “la regola del buon padre di famiglia” si cela lo smantellamento del settore pubblico e del welfare con misure già “consigliate” dai Chicago Boys, gli economisti ultra-liberal liberisti che già sostennero i colpi di stato nel continente latino-americano.

L'economia argentina finisce il 2024 la contrazione dell’economia di oltre il 3,6%  i provvedimenti  di Milei  hanno prodotto licenziamenti di massa  con i contributi alla previdenza sociale scesa del 5%,

L'applicazione di questa terapia d'urto economica di stampo neoliberista è stata accompagnata da forme di governo sempre più dittatoriali e dalla repressione sistematica di ogni forma di opposizione sociale.

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