Le nuove strategie comunicative della guerra
Immaginare nuovi paradigmi d’azione.
Il mondo in cui ci troviamo a operare è segnato da un conflitto sempre più marcato tra democrazia e autarchia, dove i regimi autoritari sembrano guadagnare efficienza, mentre le democrazie si confrontano con la necessità di mantenere l’efficienza decisionale senza compromettere i principi democratici. L'evoluzione della società richiede che la Difesa non solo si adatti ai cambiamenti, ma che diventi un agente di trasformazione, migliorando continuamente le proprie strutture, la formazione e le capacità decisionali. Questo implica una valorizzazione delle diversità, una promozione della meritocrazia e un adattamento a tempi in cui la rapidità di azione e la capacità di visione globale sono essenziali.
Una Difesa italiana
rinnovata, più agile ed efficace. In effetti la Difesa italiana ha avviato un
processo di trasformazione profonda per garantire uno Strumento moderno, sempre
più interforze, capace di rispondere alle sfide globali in modo credibile e sinergico.
Questo rinnovamento, che si fonda su un equilibrio tra la quantità e la qualità
delle risorse militari, richiede uno sviluppo continuo delle capacità
esistenti, il quale a sua volta necessita di investimenti sostenibili nel lungo
periodo, in un contesto di stabilità e certezza finanziaria.
Programma di
Comunicazione MD 2025
Il prossimo summit Nato discuterà di spese militari, di portarle nell'arco di un decennio massimo al 5% del PIL trovano alcuni paesi particolarmente sensibili al Riarmo come Germania , Francia ed Inghilterra e altri più riluttanti come Spagna ed Italia che attendono le deroghe fiscali al patto di stabilità prima di accrescere la spesa bellica.
Non siamo davanti a paesi più o meno bellicisti ma ad economie che rispondono in maniera diversa alle spinte del Riarmo guardando alla sostenibilità sociale dell'aumento di spese militari specie dove ci sono alleanze governative più fragili e conti economici traballanti.
Ma un ruolo nevralgico lo avrà la strategia comunicativa dei Ministeri della Difesa, l'Italia si è portata avanti e la nozione di difesa diventa ben più articolata del passato proprio per suscitare consenso, e non riprovazione, nella opinione pubblica.
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