Società della salute: Intervento della Cub in commissione Consiliare
La nostra posizione sulla Società della
Salute
La Cub ha partecipato a due commissioni consiliari sulla Società
della Salute, avevamo pubblicamente chiesto documenti che ad oggi non sono
stati consegnati giusto a ricordare che la democrazia è fatta anche di
materiali condivisi e discussi.
La nostra preoccupazione è rivolta alla tenuta dei servizi
sociosanitari, la critica è rivolta alla decisione della Giunta di recedere
dalla Società della Salute senza prima avere verificato se sia conveniente, e
utile, gestire direttamente dei servizi molti dei quali dipendenti da
finanziamenti di Zona.
Se poi i LEPS (Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali)
sono definiti a livello nazionale, riusciremo a garantire gli standard minimi
di assistenza sociale alla cittadinanza tutta?
E la direzione sociale appositamente costruita avrà gli organici
sufficienti per gestirli sapendo che il Piano di fabbisogno del personale deve offrire
risposte a tutti i settori e direzioni comunali?
Prendiamo ad esempio l’assistenza sociale che a livello
legislativo dipende dalla Regione Toscana che poi delega le funzioni
amministrative ai Comuni. Il numero delle assistenti sociali previsto, per la
nuova direzione comunale, è largamente insufficiente, parliamo del numero
annunciato dalla Giunta in commissione consiliare sapendo per altro che
l’assunzione di assistenti sociali è possibile anche in deroga ai vincoli di
spesa in materia di personale.
Allora, prima di lanciare proclami, non sarebbe stato logico
prevedere delle assunzioni fermo restando che la Fondazione Zancan aveva
ritenuto la Società della Salute perfettibile ma non sostituibile (e per questo
si comprenderebbe il motivo per il quale non ci hanno fornito la relazione)?
Ci
sono quindi evidenti ritardi ma anche una gestione dell’uscita da Sds
caratterizzata da pressapochismo sconcertante, ad esempio esistono
finanziamenti per le assunzioni di assistenti sociali specie se assunti in
numeri insufficienti in rapporto ai residenti ma di questo non c’è traccia
nelle relazioni della Giunta. E stando ai numeri, al Comune, ci dovrebbero essere 18 assistenti sociali a
tempo indeterminato e non 10 come abbiamo sentito in Commissione, eppure nel caso di dotazione di un assistente sociale
ogni 6500 abitanti il Comune potrebbe richiedere il finanziamento di 40.000 euro
ad unità per raggiungere i Leps.
Il Comune di Pisa deve
allestire di sana pianta una direzione vera e propria con competenze variegate
e professionalità indispensabili per mettere in piedi gare, servizi, atti e
convenzioni per lustri demandate alla SdS, dotare gli uffici delle
professionalità necessarie, di sedi, macchine, strumenti, competenze e
aggiornamenti continui, postazioni informatiche per effettuare al meglio il
lavoro sul territorio
Ma di questo, e di
molto altro, non c’è notizia o informazione alcuna; eppure, i servizi da
erogare sono innumerevoli riguardando la tutela dei minori, il supporto alla
marginalità e alle famiglie, sempre più numerose sul territorio, in difficoltà,
la prevenzione del disagio minorile, le misure di sostegno ai soggetti sociali fragili fino al dormitorio che da anni
necessiterebbe di essere ampliato
La Cub ritiene
doveroso e necessario l’intervento delle Rsu, del sindacato, delle associazioni
e dei cittadini, la loro mobilitazione insieme al terzo settore ad oggi
inspiegabilmente silente, urge garantire organici adeguati a tutte le figure
indispensabili per una direzione che non potrà essere improvvisata e costruita
in fretta e furia solo per decisione politica, sono in gioco gli interessi
reali della parte debole della nostra cittadinanza
Commenti
Posta un commento