Narrazione a senso unico sulla Guerra
In seguito al devastante attacco missilistico iraniano, avvenuto dopo il bombardamento della Tv di Stato iraniana, Israele ha vietato l'ingresso ai giornalisti stranieri ad Haifa.
Due riflessioni: per anni l'Occidente ha invocato il diritto di informazione anche in tempo di guerra a tutela dei diritti umani, questa richiesta non sembra valere per Israele che è libera di fermare i giornalisti impedendo loro l'accesso alle aree di guerra e così facendo impedisce il diritto alla informazione.
La seconda nota riguarda il bombardamento della Tv iraniana, i più vecchi ricorderanno le richieste europee di lasciare fuori dal conflitto gli organi di stampa, eppure sono decine i reporter arabi e palestinesi uccisi negli ultimi due anni dai bombardamenti di Israele e oggi l'attacco all'Iran (il doppio registro impone il rispetto per i giornalisti propri mentre gli altri sono solo voce del Regime)
La rete televisiva Kan parla del divieto delle autorità israeliane hanno vietato ai giornalisti stranieri di fare reportage ad Haifa dove ci sono stati morti, feriti e il blocco delle attività della raffineria.
Gli osservatori ritengono che la restrizione miri a controllare la narrazione e a limitare la copertura mediatica internazionale dell'umiliazione del regime.
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