Ferrovieri contro la guerra
Comunicato informativo Prima Assemblea ferrovieri e ferroviere contro la guerra
Si è svolta in data 26/06/2024 la prima assemblea dei ferrovieri contro la guerra. L'assemblea, proposta e lanciata dalla rivista CubRail con partecipazione trasversale e aperta a tutta la categoria ferroviaria, prevedeva come ordine del giorno la discussione sul recente accordo LEONARDO-RFI, sui trasporti militari circolanti sulla rete ferroviaria italiana e su come articolare una obiezione di coscienza dei ferrovieri/e contrari/e a prestare la propria attività lavorativa in ambito trasporto militare.
In apertura di dibattito sono state prese in esame le direttrici ferroviarie interessate dai treni militari e cioè la Novara-Trieste per quanto riguarda il trasporto di carri armati NATO e i treni aventi origine da Camp Darby (Pisa) per il trasporto di esplosivi (anch’essi di matrice NATO e con destinazione fronte Ucraino) e, successivamente, sono state discusse le modalità di utilizzo delle conoscenze specifiche dei ferrovieri in previsione di un contributo della categoria al contrasto dei trasporti militari.
La prima proposta orientata in questa direzione ha avuto come oggetto la preparazione di un bollettino informativo, dove riportare notizie e movimenti inerenti i treni militari per poter poi interfacciarsi con altre realtà già operative sul tema anti-militaristico. Le altre proposte sono state quelle di avviare un collettivo di ferrovieri contro la guerra, di stabilire come rifiutarci di prestare servizio con le movimentazioni militari (obiezione di coscienza), scioperi locali ad hoc e la creazione di una mailing list dove tutti e tutte coloro che sono interessati/e alla tematica “guerra” possono aggregarsi e contribuire al lavoro da svolgere. Nello specifico vengono esplicati di seguito i predetti punti: ● bollettino informativo: il bollettino è stato approvato all’unanimità dei presenti.
Di non facile stesura considerata la ricerca di notizie da effettuare sui territori, il bollettino è stato tuttavia ritenuto un elemento primario per la conoscenza e la diffusione di informazioni anche al di fuori dell’ambito ferroviario. ● obiezione di coscienza: tema da approfondire (anche con il parere di giuristi). All’uopo è stato riportato in assemblea che un movimento cattolico è fortemente impegnato in chiave anti-militarista, anche in funzione dell’obiezione di coscienza.
Andrà quindi sviluppato un contatto con questa realtà. ● scioperi locali: andrà esaminato attentamente l’art. 2.7 della legge 146/90 per poter proclamare scioperi contro i trasporti militari. ● mailing list: la lista mail verrà identificata con l’account ferroviericg@protonmail.com grazie al quale verrà creata una rete di collegamento. Esito del confronto: È stata presa in considerazione l’ipotesi di intrecciare rapporti con le altre categorie lavorative (portuali) e con tutte le organizzazioni già attive sul versante antibellico. Sia nazionali che internazionali. Questo perchè l’assemblea ritiene necessario schierarsi a prescindere contro la guerra in quanto elemento distruttivo.
L’accordo LEONARDO-RFI, in tal senso, ha suscitato contrarietà e preoccupazione nella categoria anche in considerazione dei problemi della sicurezza su convogli e rete ferroviaria. È stato anche discusso il perchè della sua pubblicazione: semplice arroganza o un test per verificare un’eventuale reazione dei ferrovieri? I presenti hanno inoltre proposto di elaborare una lettera sindacale (Cub Trasporti-SGB al momento) ove richiedere lo specifico verbale di accordo tra LEONARDO e RFI.
L’Assemblea giudica -ad oggi- prematura la proclamazione di uno sciopero nazionale sulla guerra, vista anche la scarsa presenza di ferrovieri collegati (15), che è stata ricondotta a un arretramento culturale e sociale, nonché ad una sensibilità latente (sono state prese a confronto le importanti manifestazioni e le mobilitazioni avvenute durante la guerra del Golfo e di Jugoslavia). Nondimeno è stata presa la decisione di lanciare un collettivo di ferrovieri/e contro la guerra e di preparare un successivo appuntamento -probabilmente in presenza- anche con i portuali di Genova (già attivi da tempo su questa lotta).
In fase di dibattito la redazione di Ancora In Marcia, presente con un redattore in collegamento, si esprime con favore al bollettino informativo dando appoggio all’iniziativa odierna, richiamando il sostegno eventuale della Cassa di Solidarietà e ricordando che il primo luglio si terrà a Bologna un altro appuntamento contro la guerra. Nel corso del dibattito l’Assemblea è stata messa a conoscenza delle iniziative “Fermiamo la logistica di guerra, blocchiamo il porto, solidarietà alla resistenza palestinese” avvenuta a Genova il 25 giugno scorso (circa 600 presenti) e dei ferrovieri giapponesi che hanno bloccato 2 mesi fa un cacciatorpediniere in porto. Esperienza giudicate positive nel suo complesso perchè, nonostante (nel caso di Genova) l’affluenza non sia stata estremamente numerosa, hanno richiamato comunque l’attenzione sulla guerra in corso. Interessante anche il report riguardante alcuni macchinisti che espressero la volontà di non condurre treni militari nel 1982/83 relativi alla base missilistica di Comiso e la notizia (giudicata negativamente) della formazione di un anno del personale di terra di Mercitalia Rail (addetto alla preparazione treni) sui trasporti militari.
La prima Assemblea dei ferrovieri e delle ferroviere contro la guerra si conclude dopo circa due ore di discussione ritenuta costruttiva e importante e darà successive comunicazioni sugli sviluppi della lotta ai trasporti militari su ferrovia.
Per collegamenti e richieste di informazioni scrivere a
ferroviericg@protonmail.com
Assemblea dei ferrovieri e delle ferroviere contro la guerra
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