Solidarietà a Diego Bossi, operaio e delegato della Cub nella Pirelli

 Una contestazione inviata a Diego, delegato sindacale e dirigente della Allca-Cub, merita la massima attenzione perchè l'accusa di essere stato trovato “fuori turno all’interno delle aree aziendali senza motivazione o preventiva autorizzazione”, in molti casi ha rappresentato l'anticamera di provvedimenti disciplinari fino al licenziamento.

E' già capitato anche nel pisano che delegati Rsu o Rsa, Rls si siano assentati temporaneamente dal luogo di lavoro perchè chiamati da colleghi con problemi di salute, patologie piu' o meno gravi, una richiesta di aiuto che arriva ogni giorno ai delegati combattivi riconosciuti dalla forza lavoro.

L'agibilità di un delegato sindacale è determinante per svolgere  ruolo e presenza sindacale, avvertire l'azienda è scontato (come nel caso di Diego) ma ci sono casi eccezionali nei quali non è stato possibile e da qui sono partiti richiami, sanzioni e licenziamenti per abbandono del posto di lavoro.

I lavoratori e le lavoratrici devono essere messi in condizione di esercitare un diritto elementare ossia quello di essere accompagnati dai delegati rsu, rsa o rls, dal datore di lavoro, da un superiore o anche semplicemente a una visita del medico del lavoro temendo di non riuscire a far valere i loro diritti per inesperienza o per semplice non conoscenza delle norme

E' proprio la presenza del delegato sindacale ad essere considerata da molte aziende una indebita intromissione e non un fatto scontato. La prassi datoriale è quella di ridurre l'agibilità sindacale e al contempo abbandonare al loro destino i lavoratori alle prese con problemi di salute, ricorrere a procedimenti disciplinari diventa quindi la solita arma per intimidire il delegato e rompere ogni legame tra lo stesso e i colleghi.


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