Povertà economica equivale alla miseria educativa

 Il nostro paese per giovani laureati è al terzultimo posto nei paesi Ue, le famiglie alle prese con maggiori problemi economici non mandano i loro figli all'università e questi ultimi vedono nella laurea un obiettivo difficile da perseguire, fuori dalla loro portata, al contrario di quanto avviene tra le fasce sociali benestanti.

Metà dei giovani neo diplomati risultavano iscritti all'università ma almeno un terzo di loro non arriverà in fondo agli studi



L'impatto della condizione di vita ed economica delle famiglie sulle scelte dei figli incide non poco e senza titoli di studio o specializzazioni, molte delle quali a pagamento, il rischio di trovare un impiego mal pagato e insicuro si fa sempre più concreto.

Le differenze economiche si accompagnano a quelle geografiche, nelle aree meridionali il numero degli iscritti alle università è calato a partire dall'avvento del covid anche per i costi della vita da sostenere come fuori sede. Perfino la scelta della scuola media superiore dipende dalla condizione economica, i redditi più bassi scelgono di solito scuole professionali per accedere in prospettiva a lavori con bassa retribuzione.

rinviamo a un report dell'Istat

https://www.istat.it/it/files//2024/05/Bambini-e-ragazzi-2023.pdf




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