Non basta cambiare un contratto per salvaguardare i salari
In attesa della assemblea di domani, la lettera inviata dalla Cub alla cooperativa Cft riguardante l'appalto del Galilei
alla cortese attenzione della Cft e dei sindacati presenti nell'appalto Galilei
Sindacato di Base CUB Pisa
Troviamo alquanto disdicevole il silenzio con il quale sono state accolte le nostre email, eppure stiamo parlando di argomenti dirimenti tanto per la forza lavoro quanto per la cooperativa, per il futuro del personale e dell'appalto stesso.
Ad oggi Cft non ha ricevuto alcuna risposta da parte della committenza, le richieste reiterate di incontro sono cadute nel vuoto, la nostra impressione è ben nota ossia che fino ad Ottobre non ci saranno sviluppi e. finita la stagione summer, gli scenari potrebbero essere molteplici tra i quali anche l'uscita anticipata di Cft dall'appalto.
Cft, al fine di accreditarsi e certificarsi per restare dentro l'appalto, ha deciso di cambiare il contratto nazionale di riferimento adottando quello del trasporto aereo nella sezione dedicata all'handling
Non è detto, specie in assenza di risposte dalla committenza, che questa scelta sia sufficiente a salvaguardare la presenza Cft nell'appalto tenuto conto del parere negativo del ricorso della cooperativa stessa al Tar (abbiamo chiesto di conoscere la sentenza...)
In queste settimane la forza lavoro Cft ha operato in condizioni di lavoro precarie, mezzi vecchi e insufficienti a disposizione, personale a tempo determinato arrivato in ritardo, richieste aggiuntive da parte della committenza.
Le organizzazioni sindacali, tra le quali la Cub, hanno accolto positivamente la decisione di cambio di appalto poi certificata con un accordo sindacale sottoscritto con le sigle firmatarie del ccnl multiservizi.
Pochi giorni prima , una settimana or sono, si è tenuto un incontro con i sindacati del Galilei al termine del quale abbiamo redatto un verbale che giace ancora sulla scrivania dei vertici della Cft senza firma e senza accogliere le nostre richieste di revisione del testo inizialmente redatto (per altro, in estrema sintesi, dalla parte sindacale)
Modificare in pochi giorni un contratto non è cosa semplice specie se arriviamo da anni nei quali sono stati stipulati accordi di secondo livello e anche accordi individuali tra Cooperativa e dipendenti Cft
Oggi Cft intende disdire tutti gli accordi di secondo livello avvenuti con il ccnl multiservizi senza prima avere fornito spiegazioni sugli inquadramenti, sulle tabelle di riferimento, su quali parti del vecchio salario saranno mantenute con il nuovo contratto, non si spiega neanche al personale la ragione per la quale si vorrebbe accrescere il monte ore limitatamente alla stagione summer, si mette solo fretta ai singoli lavoratori alimentando paura e confusione.
E' del tutto evidente che passare da un Ccnl ad un altro preveda la preventiva armonizzazione dei due contratti, lo abbiamo detto fin dai primi incontri che non basta applicare un contratto nazionale migliorativo se poi tutta la parte accessoria del vecchio viene cancellata, questa ipotesi ci ha sempre trovato contrari perchè sarebbe una insostenibile rimessa economica per la forza lavoro. Perfino la richiesta di accrescere i buoni è stata respinta, soluzione temporanea che sarebbe stata semplice e praticabile in attesa di conoscere gli sviluppi dell'appalto.
E' poi alquanto disdicevole, dentro relazioni sindacali degne di questo nome, che un verbale di accordo resti lettera morta, ebbene la nostra richiesta in quel verbale era quella di armonizzare i due contratti ossia di verificare insieme i livelli di inquadramenti, stabilire la base volontaria del prolungamento temporaneo dei contratti per i pochi mesi che restano della Summer e soprattutto salvaguardare i livelli salariali.
In assenza di risposte da parte della Cft è evidente che i problemi siano destinati ad acuirsi mancando perfino informazioni sul giorno di riscossione, sulla condizione di soci all'interno del nuovo ccnl e altro ancora.
L'assemblea di domani al Galilei avrebbe dovuto fornire un quadro esaustivo al personale ma i silenzi e le mancate risposte di Cft vanno invece alimentando un clima di paura e di sospetto che alla fine vanificherà anche la bontà del cambio contrattuale.
Per quanto ci riguarda, ma troveremo come sempre una intesa e una linea comune con le organizzazioni sindacali dell'appalto, non siamo disposti ad accordi al ribasso e se lo sciopero è venuto meno per la volontà della cooperativa di applicare il nuovo ccnl, un nuovo sciopero potrebbe essere legittimato davanti a una perdita del salario accessorio e dinanzi all'applicazione delle norme contrattuali senza tenere conto del salario fino ad oggi percepito con meri atti unilaterali da parte di Cft. Sia ben chiaro che la esperienza vissuta con le cosiddette internalizzazioni del Bhs induce le forze sindacali a prestare grande attenzione a questi passaggi, speravamo di poterlo fare con Cft ma forse ci eravamo sbagliati visti i silenzi di questi giorni
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