Fare i conti con la riscrittura del PNRR
E’ indispensabile fare i conti con tutti gli effetti finanziari determinati dalla rimodulazione del Pnrr, del resto in «Gazzetta Ufficiale» il Governo ha pubblicato il Dl 2 marzo 2024, n. 19
In estrema sintesi è avvenuta a fine 2023 la riscrittura del Pnrr, l’aggiunta di un capitolo dedicato all’approvigionamento energetico dopo le ripercussioni avvenute con l’embargo al gas e al petrolio russo che ha costretto la Ue ad accelerare il percorso di avvicinamento alla digitalizzazione e a una strategia autonoma in campo energetico.
Ma per finanziare il nuovo capitolo del
Pnrr altri progetti sono stati in sostanza de finanziati costringendo lo Stato
a una revisione degli obiettivi e a coprire con fondi nazionali quanto non era
più possibile finanziare con soldi europei.
Lo stato italiano ha dovuto rifare i conti
evitando nuovo deficit rispetto al programma di finanza pubblica raccogliendo
quasi 5 miliardi dal Fondo di sviluppo e coesione, il Pnc e ricorrendo a
sostanziali tagli per gli investimenti statali e locali a partire da fine 2025.
Sarà il caso di abituarci a innumerevoli
tagli al bilancio di alcuni ministeri, da dimostrare che siano reperiti a
livello nazionale i fondi necessari per coprire la spesa per buona parte degli interventi
usciti dal Next Generation Eu.
Ammontano a 3,44 miliardi (fino al 2029) i soldi da trovare per la copertura economica
dei progetti usciti dal Pnrr , ad esempio i Piani urbani integrati dei Comuni e
quelli destinati alle piccole e medie opere.
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