Nasce a Spoleto il Comitato “No armi per guerre Nato in Europa e Palestina”

Nasce a Spoleto il Comitato
“No armi per guerre Nato in Europa e Palestina”

Il MpRC umbro ne è protagonista.
Nasce una speranza

Unire le lotte, unire i lavoratori, gli studenti, i cittadini in una sola unica lotta per la pace, il lavoro l’indipendenza dall’Ue e dalla Nato: verso lo sciopero generale nazionale!

Nasce in Umbria, a Spoleto, il Comitato “No armi per guerre Nato in Europa e Palestina”, un Comitato promosso da lavoratori ed ex lavoratori dello stabilimento di produzione di armi di Baiano. Noi, del Movimento per la Rinascita Comunista abbiamo aderito insieme ad altri gruppi politici e lo sosteniamo con forza.

L’appello del Comitato, che potete leggere qui di seguito, non è un semplice e generico appello per la pace: è la speranza, è la sola via che abbiamo oggi per cambiare il corso di eventi assai pericolosi per il nostro futuro.

Evitare, cioè, la concreta possibilità che l’Italia e l’Europa tutta precipitino nella terza guerra mondiale, sicuramente l’ultima.

Solo unendo le lotte in un’unica grande battaglia sarà possibile cambiare e fermare la follia nella quale le attuali classi dominanti ci stanno trascinando. Noi chiediamo: pace, lavoro e una vita dignitosa e invece ci impongono instabilità, guerra, precarietà nel lavoro e nella vita.

Unire le lotte dei lavoratori delle grandi aziende, dalla Stellantis all’Ilva, alle migliaia di vertenze delle piccole e medie industrie, da quelle della logistica ai trasporti, ai lavoratori della sanità; unire le lotte studentesche con quelle dei disoccupati, dei comitati per la difesa del suolo, dell’ambiente. Non è un’utopia: è la condizione necessaria per poter fermare tutto ciò, è il punto di partenza per poter affrontare e risolvere tutte le singole vertenze.

Tante lotte, ma tutte divise, non sono efficaci: unirle in un'unica grande mobilitazione per la pace e il lavoro, per l’indipendenza dell’Italia dall’ Ue e dalla Nato, per un mondo multipolare e solidale, è la strada giusta e da intraprendere al più presto.

L’ Ue e il governo italiano (e purtroppo anche buona parte delle sedicenti opposizioni) dicono che per i contratti di lavoro, per risanare le attività produttive in crisi non ci sono le risorse. Dicono che per rilanciare la sanità, la scuola e l’università pubbliche non ci sono i soldi, e neppure ci sono per risanare il territorio devastato dai mutamenti climatici, per potenziare le energie veramente alternative, per riorganizzare il trasporto pubblico.

Ciò nonostante, vengono investite grandi risorse per finanziare le armi e le guerre, esponendo il paese al pericolo di ritorsioni, per sostenere i costi di grandi opere inutili e dannose come il Ponte sullo Stretto o l’Alta Velocità, per sostenere le spese della Nato e le missioni all’estero. Costruire Comitati in tutte le città, unire le lotte: Spoleto è l’inizio di una nova speranza: No guerra, liberi dalla Nato e dall’ Ue, per il lavoro e per la pace.

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