Pnrr: di chi sono i ritardi?

 All'ombra del Pnrr un corto circuito evidente tra Enti locali e autorità statali, reciproche accuse di responsabilità per i ritardi nella attuazione dei progetti per non affrontare la questione saliente ossia se la pubblica amministrazione, nel suo complesso, si trova nelle condizioni di velocizzare pratiche, rispettare il crono programma e offrire i supporti necessari.

Siamo già intervenuti sull'argomento e giusto per non ripetere i medesimi concetti (in sintesi i ritardi della PA sono responsabilità di chi per 9 anni ha bloccato le assunzioni e non ha mai predisposto dei percorsi formativi destinati alla totalità del personale) proviamo ad aggiungere alcune considerazioni

 

In primis la riscrittura del Piano e l'aggiunta di alcuni capitoli dedicati all'approvigionamento energetico era prevista da mesi ma ben poco è stato fatto per correre ai ripari nonostante il piano di investimenti abbia subito una sostanziale rimodulazione che ne ha cambiato ad esempio caratteristiche e fonti di finanziamento 

 

Con queste premesse la macchina del Pnrr non poteva che incepparsi come per altro dimostra la mancata trasparenza di tutti i passaggi contestata da Openpolis.

 

Il dissesto di alcuni Enti locali è anche causa dei mancati rimborsi statali come avvenuto in alcuni Comuni e non parliamo solo del Pnrr. I Comuni hanno anticipato soldi ma le imprese esecutrici rivendicano il pagamento delle spettanze per il quale servono proprio i soldi statali.

 

 

Sole 24 Ore enti locali spiega a proposito di un Ente:  il cervellone telematico del ministero dell’Economia che prova con qualche fatica a monitorare in tempo reale ciascuno degli infiniti movimenti del Pnrr, non ha ricevuto dal ministero dell’Interno gli assegni chiamati a compensare i versamenti anticipati dal Comune, chiesti fin dallo scorso autunno.

 

https://ntplusentilocaliedilizia.ilsole24ore.com/art/paradossi-pnrr-comuni-messi-crisi-stato-AF0SsvDD

 

e ancora

 

Il Viminale, soggetto «titolare» degli investimenti di cui il Comune è «attuatore» secondo il lessico del Pnrr, è strutturalmente un cattivo pagatore, e con i suoi 33,5 giorni di ritardo medio guida la classifica ministeriale dei tempi di attesa imposti ai fornitori, come mostrato dall’inchiesta pubblicata venerdì scorso sul Sole 24 Ore.

 

Di chi sono allora le responsabilità dei ritardi?