'Osservatorio contro la militarizzazione sarà sotto al Rettorato in sostegno e al fianco degli studenti e delle studentesse per la Palestina

 'Osservatorio contro la militarizzazione sarà sotto al Rettorato in sostegno e al fianco degli studenti e delle studentesse per la Palestina



Da quasi due anni l'Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e dell'università porta avanti istanze e percorsi contro la  presenza di militari nella veste di educatori nel mondo della istruzione. Al contempo ci siamo attivati con singole campagne atte a denunciare il revisionismo storico nelle scuole e nell'università, l'aumento delle spese militari e la letterale invasione del mondo universitario da parte di Fondazioni legate , o emanazione, di industrie belliche nel ruolo di mecenati e per accaparrarsi dalle facoltà studenti e studentesse da indirizzare a progetti di ricerca a fini militari.


L'aumento delle spese militari e dell'esportazioni di armi analizzato da Sipri dimostra che la via di uscita dalla crisi per i paesi Nato è insito nello sviluppo delle tecnologie dual use, nel dispiegamento di un potenziale militare e tecnologico con il quale garantirsi, per i prossimi anni, la supremazia economica e il controllo del Globo.


Proprio nei mesi scorsi l'Osservatorio ha costruito due petizioni per il boicottaggio della Fondazione Med Or emanazione di Leonardo e, a sostegno della Resistenza palestinese, perchè le scuole interrompano ogni rapporto con il  marchio Hp. Nei giorni scorsi , ad esempio nell'ateneo di Bari, la partecipazione di docenti e rettori alla Fondazione Med Or è stata messa in discussione, in vari atenei studenti\sse e docenti stanno apertamente contestando la collaborazione attiva del mondo universitario con Israele, si leva a viva voce la richiesta di sospendere ogni collaborazione con le imprese belliche.


L'Osservatorio, sostiene lo sciopero studentesco proclamato da Studentə per la Palestina - EndFossil in occasione della seduta straordinaria - aperta alla partecipazione di esterni - del Senato Accademico dell'Università di Pisa e sarà presente nel presidio davanti al Rettorato a partire dalle 9 del 14 marzo, perché non è possibile rimanere fermi o in silenzio davanti al genocidio del popolo palestinese in atto. L'Ateneo Pisano deve recedere  da qualsiasi accordo, protocollo o convenzione in essere con università, società o aziende  che contribuiscono al mantenimento del regime di apartheid imposto dallo Stato di Israele ai territori palestinesi occupati e che in qualsiasi modo siano connesse all'industria bellica o all'apparato militare e auspica che il Senato approvi all'unanimità la mozione promossa dagli studenti e dalle studentesse che in questi mesi si sono mobilitati per la pace e la libertà del popolo palestinese e in generale contro la guerra e sono stati violentemente repressi dalle forze dell'ordine.

Come  Osservatorio continueremo a collaborare con chiunque  voglia costruire in tutto l'ambito della formazione - accademica e scolastica- una campagna di mobilitazione contro l'invadenza di fondazioni, aziende militari. Insieme possiamo costruire un movimento contro la guerra e la militarizzazione che restituisca dignità e autonomia al sapere e alla conoscenza, e debelli dalla società la cultura e le pratiche di guerra che mietono vittime e assoggettano le coscienze ai voleri del militarismo.

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