Dopo scuola comunali: le domande alla quale la Giunta Conti non risponde!
pubblichiamo il comunicato stampa inviato oggi dal Sindacato Generale di Base a proposito del dopo scuola comunale. L'assessora alla pubblica istruzione risponderà ad SGB?
Sindacato Generale di Base
L' assessore Munno ha annunciato due doposcuola
pomeridiani destinati ai bambini e alle bambine della scuola elementare
(e per le medie?),, un servizio comprendente anche la refezione
Sorgono spontanee alcune domande fermo
restando che siamo favorevoli al potenziamento dei servizi educativi,
culturali e sociali a gestione pubblica, sempre che di potenziamento si
tratti vista la reiterata volontà di cedere allo stato le scuole materne
oggi comunali.
Munno sostiene che questo servizio è
indispensabile e fortemente richiesto dalle famiglie, la scelta delle
due scuole non è tuttavia avvenuta in base a richieste precise ma solo
in virtu' delle caretteristiche dei due plessi scolastici, della
presenza di una mensa al loro interno e non ultima della disponibilità
dei Presidi.
Oberdan e Lorenzini sono scuole elementari a tempo
corto, il dopo scuola è offerto a bambini\e che a loro volta non fanno
il tempo pieno.
Da ricordare poi che alcune scuole elementari a tempo pieno sono a
rischio. con la conseguente diminuzione dell'offerta educativa sul
territorio comunale.
Detto cio' non è detto che le richieste del
doposcuola non provengano per lo piu' da altri quartieri e la domanda da
porci è come arriveranno i piccoli utenti ai due dopo scuola. Ci
saranno i servizi scuolabus? La risposta è data per scontata e ci
immaginiamo che da parte del
dirigente del settore sia stata presentata una proposta sulla gestione
degli scuolabus e degli autisti, verificando la fattibilità del
servizio con gli attuali parco vetture e organici, riorganizzando orari e
servizio (ma nel piano occupazionale del Comune non c'è ombra di tutto
cio').
Da ricordare che proprio nei giorni scorsi
c'è stato un incontro tra Comune e sindacati in Prefettura con lo stato
di agitazione che coinvolge il personale comunale degli scuolabus che da
oltre 10 anni è impiegato con un orario multiperiodale e con risparmio
di decine di migliaia di euro di spesa (e per questo chiedono da due
anni la riduzione dell'orario settimanale di un'ora come previsto dal
contratto nazionale).
Ora scopriamo che le richieste del personale scuolabus non sono solo respinte ma si annuncia un aumento dei carichi di lavoro.
Sappiamo che le famiglie andrebbero a pagare una cifra compresa tra 140
euro e 300, divisi in tre fasce Isee ancora da definire. Parte di questa
spesa sarà coperta con la riduzione delle ludoteche comunali che passeranno dalle
attuali 7 a 4. Come è avvenuta la scelta di chiudere alcune ludoteche ed
altre no? In base alle presenze effettive o ad altri calcoli
in
gestione le ludoteche?
E se le ludoteche non incontrano piu' il
favore dell'utenza, esisterà da qualche parte una analisi costi\benefici
che permetta di comprendere cosa stia succedendo?
E il personale
impiegato nei dopo scuola avrà anche competenze per affrontare i
crescenti disturbi dell'apprendimento? Parliamo di competenze specifiche
e complesse che non è detto siano reperibili con facilità o già alle
dipendenze di associazioni e cooperative, un lavoro che necessita poi di
una continua interazione tra docenti del dopo scuola e docenti della
scuola primaria per acquisire informazioni su ogni singolo bambino\a.
Per quanto giusta e sostenibile , l'idea dei
doposcuola non puo' essere barattata con la chiusura di ludoteche e con
la statalizzazione delle materne, cosi' facendo non aumenteremmo i
servizi comunali ma li diminuiremmo. Munno non ha fornito i numeri sulle
famiglie che intendono avvalersi del dopo scuola (e qualora non si
raggiungesse il numero dei 25 bambini per singolo dopo scuola?) E poi
come saranno individuate
cooperative o associazioni che gestiranno i dopo scuola? Quali le
competenze professionali richieste e a quale costo orario? Ci sarà una
gara pubblica o un affidamento diretto?
Tutte domande alle quali
l'Assessore Munno dovrà rispondere
Sindacato Generale di Base
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