Edilizia scolastica? Mancano i fondi stanziati per far partire i cantieri
Le proteste degi studenti contro la fatiscente edilizia scolastica sono giuste e legittime, poi possiamo anche entrare nel merito delle forme di lotta attuate, resta il problema irrisolto legato ai plessi in condizioni a dir poco precarie
Solo per la Regione Toscana servirebbero 257 milioni di euro, ad oggi non sappiamo se gli stanziamenti economici necessari saranno previsti dal decreto
milleproroghe. Ma quanti sono allora i fondi oggi disponibili e soprattutto qual'è la ragione per la quale gli interventi di urgenza non siano ancora partiti.
Allora non è retorica ribadire che la sicurezza degli studenti rappresenti una priorità per il Governo quando i cantieri sono ancora e inspiegabilmente fermi e l'ultima manovra di Bilancio non ha previsto i fondi necessari tanto da ricorrere ad eventuali stanziamenti con un decreto legge ancora in discussione nel Parlamento?
se vuoi saperne di piu', leggi il dossier delle Province
https://www.provinceditalia.it/il-piano-nazionale-del-fabbisogno-delle-scuole-secondarie-superiori-per-il-2020-21/
Stando alle ultime notizie si evince che l'edilizia scolastica rappresenta una emergenza solo a parole se pensiamo alla denuncia dell' Upi
(Unione province italiane), che parla di oltre 1.700 cantieri, per le scuole superiori, pronti per partire ma senza copertura economica.
Sempre l'Upi è stata lasciata da sola a fronteggiare il problema dell'edilizia scolastica e cosi' a studenti e cittadinanza non vengono offerte risposte e soprattutto fatti.
Stando al dossier delle Province ci sono 3mila piccole opere per le quali sono già stati realizzate le procedure burocratiche per far partire i lavori, manca solo il finanziamento, parliamo di circa 4 miliardi che potrebbero affrontare e risolvere le problematiche per la metà delle scuole superiori in carico alle Province. Un esempio eloquente di come la Pubblica amministrazione abbia, nonostante la ristrettezza degli strumenti e degli organici, fatto tutto il possibile ma senza i fondi Governativi i cantieri restano fermi.
E la questione riguarda oltre 2 milioni e 600 mila studenti per un totale di 7.455 plessi scolastici con immobili che per metà sono stati costruiti prima del 1976 e solo il 10% dopo il 1998. Poi se consideriamo che il 45% degli edifici si trova in zone considerate ad alto rischio
sismico ci rendiamo conto di quanto sia grave il ritardo del Governo.
Allora non è retorica ribadire che la sicurezza degli studenti rappresenti una priorità per il Governo quando i cantieri sono ancora e inspiegabilmente fermi e l'ultima manovra di Bilancio non ha previsto i fondi necessari tanto da ricorrere ad eventuali stanziamenti con un decreto legge ancora in discussione nel Parlamento?
se vuoi saperne di piu', leggi il dossier delle Province
https://www.provinceditalia.it/il-piano-nazionale-del-fabbisogno-delle-scuole-secondarie-superiori-per-il-2020-21/
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