Morti sul lavoro: in 40 giorni siamo già a 116
OGGI LUNEDÌ 10 FEBBRAIO ALLE ORE 07.05 I MORTI SUL LAVORO SONO SALITI A QUOTA 116 DA INIZIO ANNO 2020
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BASTA MORTI SUL LAVORO!!! BASTA ALLE CAUSE DI QUESTE
MORTI: SFRUTTAMENTO - CANCELLAZIONE DEI DIRITTI!!! SERVE UNA
MOBILITAZIONE GENERALE NAZIONALE!!!
In Italia si continua a morire sul lavoro e per lavoro, non solo a seguito di infortuni ma anche per avere contratto malattie mortali.
Numerosi delegati sindacali da tempo chiedono uno sciopero generale nazionale contro le morti sul lavoro, qualcuno di chiederà a cosa serva uno sciopero, noi siamo certi che individuando obiettivi reali e concreti sarebbe indispensabile per un deciso cambio di rotta.
Sarebbe già abbastanza prevedere reati e pene sicure per i datori di lavoro colpevoli di gravi inadempienze, ampliare le tutele individuali e collettive, inasprire le sanzioni previste dal testo unico, stabilire controlli effettivi sulle produzioni, escludere le deroghe dai contratti nazionali se si tratta di deroghe in pejus, ridurre i carichi di lavoro, ridurre l'orario settimanale e abbassare l'età pensionabile , ampliare la lista dei lavori usuranti.
Ma sarebbe un successo prevedere controlli reali sui cantieri, basterebbe un numero adeguato di ispettori e dei poteri maggiori, modalità di controllo e verifica che guardino alla sostanza dei problemi. Questi obiettivi da soli sarebbero sufficienti a misurare unità di intenti e obiettivi comuni, basterebbe dare vita ad uno sciopero generale per rimettere al centro dell'operato sindacale e governativo la tutela della dignità di chi lavora. Uno sciopero di dignità appunto, uno sciopero perchè infortuni e morti sono le conseguenze di un modello produttivo che considera la nostra vita una variabile dipendente dai profitti.
E intanto, giorno dopo giorno, i morti , le malattie e gli infortuni sono in costante aumento
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