La sfida non è l'alta velocità ma assicurare infrastrutture moderne al paese

L'edizione domenicale de Il Sole 24 Ore parla di grande sfida legata alla alta velocità per unire il paese. In realtà i problemi  sono ben altri a partire dalla costruzione di un sistema infrastrutturale degno di questo nome, in un paese nel quale alcune tratte Meriodionali sono ancora a binario unico o si impiegano 30 anni per costruire una strada a lunga percorrenza.

Per troppi anni non abbiamo investito nei servizi pubblici, assorbiti dalla follia delle privatizzazioni, interessati a reprimere una forza lavoro combattiva come quella degli autoferrotranvieri .

Piu' che di alta velocità il paese ha bisogno di un sistema infrastrutturale degno di questo nome e ogni paragone tra l'investimento statale nella costruzione delle autostrade negli anni cinquanta e sessanta e il sistema dell'alta velocità dei nostri giorni non appare calzante.

Prima di pensare a collegamenti ultraveloci non dovrebbe essere prioritario dotare il paese di ferrovie, infrastrutture e servizi? E come sarà possibile che dopo anni ci ritroviamo continui infortuni e incidenti in Ferrovia e su strada? La strage di Viareggio parrebbe non essere fonte di insegnamento...

Il giornale Confindustriale ricorre ad uno studio universitario per dimostrare che sono proprio le città escluse dalla Tav a crescere meno,  il problema dovrebbe essere ben altro ossia ripensare alle priorità degli interventi visto che il centro Sud ha una rete ferroviaria da sempre deficitaria e negli ultimi 30 anni ancora meno tratte (i cosiddetti rami secchi da tagliare)

E se il Meridione non cresce i motivi sono soprattutto altri, ad esempio le ricchezze prodotte al Nord restano per lo piu' in loco e dopo il fallimento dela politica industriale nelle regioni del Sud non esiste un progetto  credibile di rilancio delle economie locali.

E non si parla del colpo finale che sta per essere assestato al Sud, quella autonomia  differenziata tanto cara a politica e padronato, autonomia che decreterà l'ulteriore arrretramento del Meridione.

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