La riduzione del cuneo fiscale

La riduzione del cuneo fiscale avrà effetti benefici sull'economia e sul potere di acquisto dei salari?

Domanda dalle 100 pistole, avrebbe detto un antico inviato speciale della Rai, giusto per caricare di enfasi la difficile risposta.

Di sicuro siamo in presenza di uno scambio diseguale: da una parte si continiene la dinamica contrattuale e salariale, dall'altra si cerca di recuperare potere di acquisto di salari sempre piu' depressi, nel primo caso a guadagnarci sono i padroni e lo Stato (per i 3,2 milioni di pubblici dipendenti), nel secondo , con la riduzione delle tasse, i vantaggi sono della classe imprenditoriale e solo in minima parte ai lavoratori.  E, in ogni caso, lo Stato quei soldi dovrà rimetterceli a meno di non tagliare servizi educativi, sociali o sanitari che siano.

In poche battutte abbiamo spiegato guadagni e perdite del cuneo fiscale, la ricetta del taglio non è del resto nuova ma una vecchia richiesta padronale e di quanti agognano minor tassazione agli stipendi, non nell'ottica di accrescerne il potere di acquisto e far riprendere la domanda,  ma solo per far pagare meno la classe imprenditoriale che poi i soldi risparmiati quasi mai li reinveste in produzione.

Chi beneficia allora della riduzione del cuneo fiscale? La classe media, quella esclusa dal Bonus Renzi, continuano ad essere esclusi gli incapienti.

Non che Renzi abbia favorito i ceti popolari, sia lungi da noi dirlo per quanti hanno distrutto tutele individuali e collettive in caso di licenziamento.

Vediamo allora come fuzionerà il meccanismo, in vigore dal 1 Luglio 2020:
  •  non viene cancellato ma solo sostituito il vecchio bonus Renzi
  • abbiamo il trattamento integrativo dei redditi che prende il posto del bonus 80 euro e destinato ai lavoratori subordinati. Dopo la detrazione per reddito di lavoro dipendente, questi lavoratori pagheranno l' Irpef residuale relativa al reddito annuo sotto  28mila euro, parliamo di 1.200 euro sempre annui
  • ci sarà una nuova detrazione fiscale che, al contrario dell’altro incentivo, varrà solo per il secondo semestre 2020, salvo stabilizzazione attraverso un decreto legge assai probabile. Tale detrazione ammonta  a 600 euro e riguarda redditi tra 28 e 40 mila euro annui
  • I redditi sotto 24600 euro che percepiavano già il bonus renzi degli 80 euro avranno pochi benefici economici, la misura, giusta o sbagliata che sia, guarda alla fascia reddituale superiore che potremmo definire come classe media.
  • Facciamo allora due conti giusto per capire quali saranno gli effettivi incrementi economici (e non sappiamo ancora bene quali saranno i servizi tagliati in virtu' della riduzione del cuneo fiscale, elemento da non sottovalutare se la logica del Governo è quella della classica coperta troppo corta). Stipendio di  24 mila euro annui, piu' o meno quanto costa un operaio (in Francia o in Germania supera abbondantemente 30 mila euro giusto per fare le debite proporzioni). Il bonus Renzi  ammonta a 480 euro annui, il trattamento integrativo sarà di 120 euro, quindi 600 in totale.  Per chi invece guadagna 30 mila euro il bonus sarà di 600 euro mentre fino ad oggi non aveva nulla. 
  • Se poi guardiamo le ulteriori detrazioni fiscali per il 2020 e il 2021 ci rendiamo conto di due aspetti rilevanti, ossia che aumentando i redditi i guadagni non diminuiscono in proporzione, anzi per chi percepisce  oltre 38 mila euro annui  ci saranno sempre 480 euro di detrazione.
Alla luce di questi dati, chi guadagna e chi perde dalla riduzione del cuneo fiscale?  La risposta sta nei numeri, nessuno ci perde e tutti ci guadagnano, ironia della sorte anche chi non avrebbe bisogno di detrazioni e aiutini percependo un salario elevato, per questo il provvedimento Governativo mira a recuperare consensi nel ceto medio e medio alto che stando alle proiezioni di voto è il piu' incline al voto verso il centro sinistra.

Ma tutto da dimostrare che una manovra siffatta sia la scelta giusta, un aumento analogo dei salari e delle pensioni avrebbe avuto lo stesso effetto, solo che in quel caso a pagare sarebbe stata solo la classe imprenditoriale e lo Stato. Dalla riduzione del cuneo fiscale qualche beneficio lo trarranno gli stipendi in virtu' del ridotto prelievo fiscale ma ancor maggiori saranno i vantaggi per i padroni. 

Giusto per capire e precisare, lungi da noi polemiche astratte

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