La salute è un lusso?
I medici potranno operare fino a 70 anni e gli specializzando essere assunti già al terzo anno, sono solo alcune delle novità previste al Decreto Mille proroghe. Ad oggi sono state approvati vari finanziamenti a favore di vari ospedali, screening gratuiti per prevenire alcune malattie ,ormai da troppi anni conosciamo la grave situazione in cui versano gli organici e l'edilizia in sanità ma ben poco è stato fatto per affrontare i problemi. E cosi' resta il numero chiuso nelle facoltà di medicina, non sono stati dovutamente aumentati i fondi destinati a costruire \ammodernare gli ospedali e ad accrescere i posti destinati alle scuole di specializzazione, di conseguenza non rimane che fronteggiare l'emergenza con il posticipo dell'età pensionabile per i medici che poi sono tra le categorie piu' soggetto allo stress correlato al lavoro.
Ad oggi curarsi sta diventando un lusso, lo dicono le statistiche parlando di quasi 3 milioni di italiani costretti a rinviare controlli e visite per mancanza di soldi. La spesa sanitaria per le famiglie italiane da 10 anni ad oggi è sensbilmente cresciuta e dovremmo indagare sulle ragioni che certo non determinano migliori condizioni di salute o l'accrescimento delle cure per la popolazione.
Siamo costretti a ricorrere alle strutture private perchè quelle pubbliche sono spesso in crisi, le lunghe liste di attesa andrebbero abbattute aumentando il numero dei medici e magari mettendo dei tetti alla iniziativa privata, basterebbe remunerare meglio il lavoro pubblico accrescendo al contempo i fondi per la ricerca e investendo nella qualità dei servizi erogati.
Se poi guardiamo alla spesa per la sanità privata vediamo che la Regione dove questa spesa è maggiore è anche la piu' ricca del paese: la Lombardia. In questo caso anni di interventi legislativi hanno favorito la sanità privata rispetto a quella pubblica.
Intanto sono proprio le lunghe liste di attesa il principale problema da affrontare e risolvere, nel frattempo sarebbe anche opportuno rivedere dei maccanismi fiscali, ad esempio potremmo offrire maggiori servizi pubblici, di qualità e in tempi certi e rapidi, prevedendo per le spese sanitarie nelle strutture pubbliche e\o in convenzione maggiori detrazioni fiscali a vantaggio del contribuente. e potremmo prevedere un unico contratto per chi opera in sanità, ovviamente applicando quello piu' favorevole. Sono proposte semplici che i sindacati potrebbero avanzare ma si guardano bene dal farlo!
La spesa privata pagata con le nostre tasche in ambito sanitario porta sempre disuguaglianze e ingiustizie sociali perchè favorisce i cittadini e le famiglie con maggiori disponibilità
economiche. Non a caso sono proprio le famiglie piu' povere a servirsi del servizio pubblico e, quando devono attendere mesi per una prestazione, la salute diventa una sorta di lusso perchè affidarsi ai privati sarebbe troppo costoso, anche se rinviare una visita o un controllo spesso comporta l'avanzare di malattie che prese in tempo determinerebbero meno costi per il sistema pubblico e maggiore salute per i cittadini.
La questione sanitaria è prioritaria, sono in ballo non solo la salute dei cittadini ma anche il futuro dei servizi pubblici, le assunzioni, le scuole di specializzazioni, la costruzione di nuovi ospedali e la nostra stessa salute. Allora perchè non coalizzarsi attorno ad obiettivi comuni?
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