Parole in liberà sul coronavirus. Facciamo partire subito le assunzioni in Sanità

Tutti hanno da esternare e i politici non perdono occasione, chi piu' e chi meno, di intervenire sui social con invettive contro avversari "rei" di non fare abbastanza per contrastare il contagio.

Ora stando ai numeri e ai provvedimenti subito assunti dalle autorità , è difficile pensare alla sottovalutazione del problema, quindi farne una questione di bandiera appare fuori luogo.

Ad oggi, dieci comuni del Nord Italia sono isolati, impossibile entrare ed uscire, una quarantena degna dei contagi nell'era Medievale e Moderna, quarantena comunque inevitabile.

Due ordinanze, una per la Lombardia e l'altra per il Veneto, un decreto legge che sta per essere emanato dal Governo (http://www.quotidianosanita.it/allegati/allegato1781172.pdf) varie misure di contenimento rese necessarie per scongiurare i contagi.

La domanda da porci non è se i nostri ospedali siano in grado di fronteggiare l'emergenza, hanno competenze e professionalità per farlo, la domanda deve riguardare invece il numero degli operatori presenti negli ospedali e anche  tra i medici di base che all'occorrenza saranno utili per fornire informazioni dettagliate attraverso una sorta di triage telefonico (o informatico)

Il personale sanitario è in prima fila a combattere l'emergenza ma gli organici sono decisamente inadeguati dopo tanti di anni di blocchi delle assunzioni o di forti limitazioni che hanno ridotto gli organici. Il lavoro negli ospedali è usurante, pensare di allungare l'età lavorativa è sbagliato, è invece necessario un piano di assunzioni e di scorrimento delle graduatorie esistenti, facciamolo per restituire forza alla sanità pubblica, facciamolo per la nostra stessa salute.

E ricordiamo che a combattere il coronavirus è la sanità pubblica, giusto per ricordarlo a chi poi pratica tagli ai finanziamenti e alle assunzioni.

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