Appalti pulizie: i profeti di sventura ? Che fare nei cambi di appalto

In questi ultimi giorni abbiamo toccato con mano quanto le decisioni dei committenti, spesso enti pubblici, in materia di appalto, siano determinanti per le condizioni di vita e di lavoro di tante uomini e donne, basta infatti un calcolo sbagliato delle superfici o la speranza di apparire agli occhi dell'amministratore nella veste di risparmiatori dei soldi pubblici (non certo per gratifiche morali ma per conservarsi una posizione organizzativa o un posto di potere) per rdecretare tagli di ore, meno salario e minori contributi previdenziali per la forza lavoro.
Niente di personale , potremmo dire che ciascuno tuteli gli interessi del datore di lavoro, ma la questione è ben piu' complessa.

Non entreremo nel merito di quale sia l'appalto in questione, sono sufficienti alcune considerazioni da rendere pubbliche giusto per aprire gli occhi ai lavoratori e alle lavoratrici, al sindacato e anche agli amministratori, ma soprattutto alla cosiddetta opinione pubblica dormiente.

Un appalto in prossimità del bando di rinnovo, prima della scadenza insomma, deve esssere analizzato e affrontato ai tavoli sindacali, bisogna entrare nel merito delle criticità prima che la gara esca. Sovente invece il sindacato si occupa dell'appalto in fase di rinnovo, a gara aggiudicata quando è troppo tardi perchè quella gara puo' essere stata scritta male o con fini diversi dalla tutela della forza lavoro.

Abbiamo tutelato gli interessi dell'Ente, il ritornello sentito mille volte, poi scopri che l'ente ha meno servizi o di qualità scadente, cui prodest allora la riduzione di spesa? 

L'invito nostro, pressante, è di guardare sempre ad una gara prima della sua aggiudicazione, farlo significa interloquire con il committente e pensare al sindacato in termini diversi da quelli attuali.

Il ruolo dei lavoratori e delle lavoratrici è determinante, sono loro a dovere prendere la situazione in mano  e costringere i loro delegati sindacali ad aprire delle trattative prima che la gara di rinnovo venga bandita. E' bene dirlo con estrema franchezza, i lavoratori hanno un ruolo dirimente ma devono prendere atto di dovere fare un salto di qualità, non possono limitarsi a pagare una tessera, o diventano loro stessi forza di contrattazione oppure non raggiungeranno le tutele necessarie

Ci sia permesso allora ricordare alcune avvertenze

  • un anno prima della scadenza di una gara aprire il confronto con il committente. E' infatti determinante la modalità, e il contenuto, con cui questo nuovo bando sarà scritto sia che il committente sia pubblico o privato.
  • segnalare , insieme all'utenza, le criticità del vecchio appalto, chiedere con documenti alla mano un aumento di spesa per servizi migliori.
  • verificare che il conteggio dei costi avvenga a partire dalla paga oraria di un operaio inquadrato in un livello medio, spesso infatti si fa riferimento a qualifiche e a paga oraria piu' basse , il che poi determina un costo complessivo minore del costo del lavoro
  • prevedere la spesa relativa allo straordinario, alle sostituzioni
  • analizzare con un consulente del lavoro i bandi, nel caso delle pulizie chiedere la verifica delle superfici
se vuoi saperne di piu' contattaci, non esiteremo a mettere a disposizione la nostra esperienza diretta. Scrivici una email

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