La guerra, le imprese di armi e i listini di borsa

La guerra è utile per superare la crisi sistemica, non è certo una novità,  il ricorso al conflitto da parte di Trump è dettato da varie ragioni che abbiamo già analizzato (http://www.controlacrisi.org/notizia/Politica/2020/1/5/53264-il-territorio-italiano-diventa-crocevia-di-trasporti/.....;https://delegati-lavoratori-indipendenti-pisa.blogspot.com/2020/01/toscana-zona-di-guerra.html)

Intanto, all'indomani della uccisione di  Qassem Soleimani, i prezzi dei titoli di Stato americani hanno aumentato il loro valor, il prezzo di oro e petrolio sta aumentando, una eventuale escalation militare avrebbe come effetto l'aumento del Pil Usa e la riduzione di quello mondiale.

Sono scenari possibili, senza ergersi a conoscitori dei processi economici, le guerre hanno sancito la crescita di alcuni paesi (vincitori) e la sconfitta di altri, il ricorso alla guerra diventa inevitabile quando vuoi controllare i corridoi energetici e utilizzare la nuova tecnologia oggi a fini bellici e domani, molto presto, a uso "di pace".

La spesa militare fa da traino all'economia Usa  e in piccolo si muove sulla stessa strada  un altro paese Nato, la Turchia di Erdogan con il Parlamento che ha autorizzato l'invio di truppe militari in Libia (sullo sfondo il controllo di gasdotti per aggirare anche un recente accordo tra Grecia ed Israele). La presenza turca in Libia sancisce la fine di ogni mira europea sul petrolio libico, della Francia e dell'Italia stessa che ai tempi di Gheddafi vantava accordi commerciali vantaggiosi.

I primi effetti della esclation militare sono dimostrati dalle richieste di ammodernamento della flotta aerea greca (alle industrie Usa), alla richiesta di nuove forniture militari da parte dei paesi del Golfo, dalla consegna di ben 134 F35 da parte della Lockheed Martin.

E se nella fase attuale l'Ue esce a pezzi e delegittimata, le industrie di armi nazionali in molti casi hanno tanti motivi per i quali esultare, ad esempio Leonardo (quella azienda che rifornisce la Turchia impegnata contro i Kurdi per capirci)  alla quale arrivano innumerevole commesse per il suo drone militare.

E se non credete a noi, credete almeno ad Analisi difesa  : https://www.analisidifesa.it/2019/12/test-in-volo-per-il-drone-bersaglio-m-40-di-leonardo/

Commenti