Ma perchè nessuno parla piu' a sinistra di Israele?

Sembra strano ma strano non lo è, dove sono finiti i sostenitori a sinistra del popolo palestinese? Una domanda di non facile risposta se pensiamo alle condizioni in cui vivono i palestinesi, tra occupazione militare, privazione delle terre, bantustan nei quali sono chiusi migliaia di uomini e donne assediate non solo dall'esercito di Israele ma da coloni super armati a formare una milizia fuori controllo.

Nei territori palestinesi si vive male e non troppo a lungo, non esiste una economia autonoma, gas, luce e acqua arrivano per poche ore al giorno, gli ospedali e le scuole sono in condizioni precarie e  in numero inadeguato alle reali necessità.

Ma del popolo palestinese, dei campi profughi quasi piu' nessuno parla, un silenzio che suona come assenso alle politiche di Israele.

Con l'amministrazione Trump l'asse formato dai repubblicani Usa e dai conservatori israeliani si è ulteriormente rafforzato, non a caso Israele era al corrente dell'attentato contro il generale iraniano, alcuni organi di stampa in lingua inglese parlano di colloqui tra i vertici del Pentagono e Israele ed Arabia Saudita, anzi si parla di un ruolo diretto dei servizi segreti di questi paesi nella pianificazione dell'attacco in territorio iracheno.

Se poi pensiamo ad Israele come un paese che non aderisce al trattato contro la Proliferazione delle armi nucleari, ai sistemi di arma sofisticatissimi realizzati dall'industria bellica israeliana, siamo davanti a una nazione che puo' fare il bello e il cattivo tempo in tutto il Medio Oriente, decidere rapporti commerciali con il controllo di corridoi , pianificare dall'oggi al domani attacchi alla striscia di Gaza o embarghi economici che affamano il popolo palestinese. E nonostante gli attacchi periodici e persistenti contro la striscia di Gaza, gli israeliani non si sentono abbastanza sicuri e chiedono misure urgenti e risolutive che potrebbero determinare una guerra  o nuove forme di embargo contro il popolo palestinese che ormai si trova vittima dello sfruttamento selvaggio della propria forza lavoro da parte dei datori israeliani, dipendente dagli aiuti derivanti dalle nazioni unite e dai paesi arabi. Ma Non è certo questa la vita sognata dal popolo palestinese tra bantustan, filo spinato, campi profughi e la impossibilità di un'entità statale autonoma.

Ma ormai anche tra quanti un tempo erano solidali con le istanze di autodeterminazione palestinesi vige il silenzio e il disinteresse, nel frattempo i palestinesi continuano a subire guerra, miseria e oppressione. Non sarà arrivato il momento di chiederci la ragione di cotanto disinteresse?

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