Non è oro tutto cio' che luccica: a proposito del settore tecnico al Comune di Pisa sono molte le cose da rivedere
Abbiamo letto sulla stampa locale e sui social numerosi articoli
nei quali il Comune di Pisa, ormai da anni, si elogia per la
progettazione e i bandi di gara relativi a lavori di milioni di euro,
continuiamo a leggere che nell'anno 2020 saranno realizzati attraverso
ben cinquanta procedure di gara per assicurare decoro ed eleganza alla
città di Pisa
.
I fronti aperti sono molteplici e tutti di importanza strategica:
le manutenzioni delle scuole, il rifacimento dei marciapiedi, gli
investimenti nel verde e arredo urbano, gli impianti sportivi, gli
interventi alle infrastrutture come fognature e strade, la
riqualificazione definitiva di piazze importanti del litorale (Baleari,
Belvedere e Gorgona, Viviani, Sardegna), la realizzazione di rotatorie
strategiche come quelle sul viale D’Annunzio e sul viale delle Cascine,
il rifacimento della facciata di Palazzo Pretorio, la riqualificazione
della piazza della Stazione e di Viale Gramsci, il cavalcavia di
Sant’Ermete.
Vivere in un Comune che ascolta le esigenze del cittadino, investe
risorse pubbliche per migliorare il territorio comunale è il sogno di
ognuno di noi ma come in ogni medaglia ci sono sempre due facce,
vogliamo quindi guardare cosa si cela dietro a questi lavori?
Alle spalle del taglio del nastro tricolore spesso presente nel
momento di inaugurare un intervento edilizio un gruppo di lavoro formato
da varie figure tecniche affiancate da amministrativi, insieme hanno
reperito le necessarie risorse finanziarie eseguendo uno studio
preliminare per la realizzazione dell’opera fino al progetto definitivo e
a quello esecutivo, tutto deve rispondere alla normativa vigente prima
dell'affidamento e la direzione dei lavori.
Nel Comune di Pisa il gruppo di lavoro opera:
-usando programmi sovente sprovvisti di licenze d’uso;
-improvvisando una formazione autodidatta sul fronte normativo;
- il lavoro di molti dipendenti va ben oltre l'orario di servizio
e in molti casi è tempo da recuperare e non retribuito come
straordinario;
-i sopralluoghi, la programmazione delle lavorazioni in cantiere,
gli eventuali imprevisti devono seguire l’orario della disponibilità dei
mezzi comunali quindi il tutto deve accadere di mattina oppure il
martedi e giovedi pomeriggio, alcuni dirigenti hanno ottemperato a
questo disagio gestendo il mezzo indipendentemente dal parco auto
mettendolo a disposizione dei propri tecnici durante l'intera settimana.
Una situazione paradossale ma non è la sola come dimostra la carenza di
carta per stampante in molti uffici . Sarebbe troppo chiedere a tutte
le direzioni di adottare un modello più funzionale sia per
l’Amministrazione che per i dipendenti?
-Iride è il programma in uso nel Comune di Pisa per la gestione
del Protocollo Generale ci chiediamo perché ad una parte del personale
ne sia stata interdetta perfino la sola consultazione;
eppure sia la progettazione che la direzione dei lavori è composta da
una parte pratica vissuta in cantiere e una parte, fondamentale, formata
da uno scambio di corrispondenza talvolta giornaliero con le ditte
affidatarie degli appalti e senza l’utilizzo del programma di
protocollazione non è possibile visionare i documenti ricevuti
rispondendo in tempi brevi. Ad oggi i tecnici devono appoggiarsi a
qualche collega amministrativo per recuperare i documenti necessari,
ovviamente quando è presente in ufficio e libero da altre mansioni
lavorative. Dalla consultazione dell’Albo pretorio potevano essere
reperite le determine con e senza impegno, da alcune settimane anche
tale consultazione è stata ristretta alle sole determine con impegno
quindi il confronto con la parte amministrativa è diventato ancora più
frequente; tutto ciò potrebbe essere semplificato permettendo ai
dipendenti di tutte le Direzioni di poter accedere al programma Iride.
Nell'anno 2020 la tecnologia dovrebbe servire per superare i problemi,
al contrario disposizioni e norme assurde li vanno alimentando
-i RUP sono obbligati ad aggiornare la banca dati di Alice ma in
alcune Direzioni ci si dimentica di informare i dipendenti dei corsi di
aggiornamento, capita spesso anche per i corsi “obbligatori” per la
formazione dei lavoratori. Ma la formazione non dovrebbe essere
indispensabile ?
Vivendo in una società dove il lavoro svolto viene barattato con
una somma di denaro ci chiediamo perché ad oggi non sia ancora stato
approvato il regolamento per gli incentivi (un mese da abbiamo
incontrato il Sindaco a tale rigurardo) strumento indispensabile in ogni
Ente.
Stiamo aspettando dal lontano 2015 quando tante figure tecniche e
amministrative hanno accettato incarichi e accantonato la relativa quota
di incentivo e ad oggi non viene garantita in quanto l’Amministrazione
trascina da anni l’approvazione di un regolamento venendo meno ad
impegni presi perfino di fronte al Prefetto.
Chiediamo all’Amministrazione
-l’acquisto delle licenze per i programmi necessari allo svolgimento del nostro lavoro;
-una formazione costante alla normativa vigente e l'accesso a banche dati\legislative;
-assunzione di personale tecnico;
-disponibilità dei mezzi auto durante tutta la settimana in base
alle esigenze reali dei servizi e non con logiche da lotteria;
-l’accesso al programma Iride per la consultazione degli atti e della posta per i dipendenti che ne sono sprovvisti;
-l’approvazione del regolamento degli incentivi.
Queste sono le nostre richieste, ora è tempo che l'Amministrazione Comunale fornisca risposte
Sindacato Generale di Base
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