Assemblea a Volterra per lo sciopero generale

 Una assemblea riuscita, del resto non c'erano precedenti con in quali confrontarsi, a Volterra per lo sciopero generale , era la prima volta che il sindacalismo di base organizzava un momento di confronto.

Volterra vive da anni la crisi dell'alabastro, è alle prese con una denatalità impressionante, le fabbriche sono in forte ridimensionamento rispetto al passato e la crisi si porta dietro l'indotto.

L'afflusso del turismo si relega ai mesi dell'estate e della tarda primavera, manca una programmazione che estenda le attività anche nella restante parte dell'anno. 

E i contratti nel settore dei beni culturali sono precari, part time, quel part time con il quale non si vive. E perfino la sanità ha subito un forte ridimensionamento dalla spending review, per queste ragioni la decadenza economica dell'intera area Volterrana ha finito con l'allontanare i giovani e meno giovani alla ricerca di un lavoro stabile, di servizi più vicini (Siena e Pisa distano circa 75 minuti di macchina)

Sono intervenuti delegati sindacali della Cub e dei Cobas e una attivista della associazione dei professionisti dei Beni culturali che hanno portato alla luce innumerevoli situazioni oltre a spiegare le ragioni dello sciopero generale e la critica alla manovra di Bilancio nel suo complesso.



Ringraziamo il circolo Arci per la ospitalità

Commenti

Post più popolari