La casa è di chi l'abita

 In Italia come esiste il lavoro nero ci sono anche le locazioni al nero, migliaia di appartamenti affittati senza regolare contratto o con un contratto non corrispondente alla realtà.



I problemi legati all'abitare stanno diventando drammatici, un semplice cambio di appalto comporta la perdita di ore contrattuali e di salario, questa perdita determina la impossibilità di pagare un canone di affitto.
Ormai i canoni locativi sono a prezzi di mercato e quindi inaccessibili per redditi bassi, per chi ha un contratto part time o si trova in disoccupazione.
 
Da anni gli Enti locali stanno alienando il loro patrimonio o lo cedono ad aziende partecipate incaricate di gestirlo secondo logiche ben poco sociali.
Le aziende della casa hanno poi pochi soldi per far fronte alla manutenzione di un patrimonio abitativo vecchio e fatiscente

Per ristrutturarlo servono soldi, e tanti, quei soldi che si potrebbero trovare da una patrimoniale oppure dalla tassazione dei redditi elevati ma il Governo non ha intenzione di muoversi in questa direzione.
 
Gli importi  degli affitti crescono progressivamente e ormai arrivano a cifre che uno stipendio medio basso, soggetto a feroce erosione del potere di acquisto non può permettersi.
 
Molti dei morosi sono incolpevoli, nel senso che hanno preso un alloggio in affitto e poi negli anni successivi hanno subito una riduzione oraria contrattuale, un membro del nucleo familiare ha perso il posto di lavoro e si trovano alle prese con una crisi evidente, le entrate sono troppo poche per sostenere il canone locativo specie se stipulato a prezzi di mercato.

Serve un Piano casa , servono investimenti e non la colpevolizzazione di chi non paga l'affitto perchè il suo salario è da fame. O si capovolge il punto di vista dominante partendo dai bisogni reali delle classi sociali meno abbienti o andremo solo verso la criminalizzazione del diritto all'abitare e a feroci percorsi repressivi
 

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