Tu vuoi fare il militare?

 

Le dichiarazioni del Ministro Crosetto portano alla luce i reali intenti del Governo Meloni, quando ammette che “va fatta una riflessione sul numero delle forze armate, sulla riserva che potremmo mettere in campo in caso di situazioni di crisi”.

Rimandiamo intanto ai fatti di cronaca, alle dichiarazioni e ai commenti 

Crosetto: "Reintrodurre la leva militare in Italia? Presenterò una bozza di disegno di legge"

 Crosetto intanto porta a casa il primo risultato ossia sdoganare un argomento fino ad oggi tabù, nei prossimi mesi vedranno se e quando ripristinare la leva su base volontaria e non obbligatoria, nel frattempo la Francia parla di 10 mesi di leva e la Germania sta lavorando a un progetto ambizioso per potenziare l’esercito, si parla sui giornali internazionali di un vero e proprio piano di guerra contro la Russia. 



Senza comprenderne la ragione  ci si indirizza verso un grande piano di Riarmo che necessita anche di truppe più numerose, ogni paese dovrà discutere nelle sedi Parlamentari delle proposte riorganizzative con aumento dei militari attivi e sul tavolo ci sono varie ipotesi, la classica Riserva sul Modello israeliano e il ritorno alla leva con un aumento esponenziale del numero dei soldati disponibili

In attesa di conoscere i contenuti del disegno di legge che Crosetto presenterà al Parlamento proprio sulla riorganizzazione della difesa possiamo sostenere che gli ultimi scenari di guerra hanno decretato la fine del modello di difesa costruito attorno al solo esercito professionale

Questi fatti ci riportano a quanto avviene in Russia e Ucraina, Crosetto ha almeno il coraggio di svelare quello che pensano tutti gli altri ministri della difesa Ue ossia che parte del Riarmo è anche l’aumento del numero delle forze armate, l’approvazione di nuove regole e una cultura diffusa favorevole alla guerra per “costruire uno strumento di difesa per il futuro”. 

E piani di guerra, leva, riarmo, enormi aumenti delle spese militari se un tempo erano argomenti tabù oggi vanno invece annoverati tra le le priorità assolute per la classe politica  europea che crede senza titubanza alcuna nel valore salvifico del Riarmo e della cultura militarista per sottrarsi alla decadenza della sua economia e della stessa civiltà che per definirsi tale deve assumere sembianze militari.

 

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