Il paese senza crescita

La crescita della nostra economia è assai contenuta, le previsioni, sulle quali hanno costruito le proiezioni economiche, vengono periodicamente riviste e le certezze di pochi mesi prima diventano invece dati errati da rivedere.

 Sciopero generale: “La luna è ancora rossa”

Non si fanno i conti con la realtà, con i dazi, con l'aumento del costo dei prodotti energetici, con il rincaro del costo della vita, con l'aumento della spesa militare che pesano incredibilmente sull'economia alimentando incertezze di vario genere. 

Scarsa crescita dell UE derivante dalla bassa produttività e dalla mancata autonomia dagli Usa e dai blocchi economici e finanziari dominanti. Poche risorse alla voce sviluppo e ricerca e soprattutto paesi più avanti e altri decisamente arretrati sotto il profilo tecnologico.

La manovra di Bilancio rinvia al prossimo anno, prima delle elezioni, decisioni importanti, nel frattempo ci si muove tra rinvii di spesa agli anni successivi, anticipi in cassa per altri capitoli di Bilancio. Non passa giorno in cui il Governo non lanci invettive contro il bonus casa ma se riponi ogni speranza negli sgravi fiscali potrai parlare di crescita e ripresa dell'economia? E' ormai morto e sepolto il fisco progressivo, la visione egualitaria del mondo e delle tasse scontenta tanto la destra quanto settori moderati del centro sinistra, perfino la tassa sulla prima casa, abrogata da anni, avrebbe dovuto in teoria confermare gli stessi importi agli enti locali ma la realtà è stata invece ben diversa. 

La Banca Italia non è tenera con le scelte del Governo ove scrive

 La riduzione dell’aliquota dell’Irpef per il secondo scaglione di reddito favorisce i nuclei dei due quinti più alti della distribuzione, ma con una variazione percentualmente modesta del reddito
disponibile. Gli effetti dei principali interventi in materia di assistenza sociale si concentrano invece sui primi due quinti delle famiglie e sono anch’essi modesti

Tra la fine del 2019 e il secondo trimestre del 2023 le retribuzioni reali orarie nel settore privato non agricolo si sono ridotte di oltre 10 punti percentuali, per poi risalire di circa tre punti fino al secondo trimestre del 2025. 

Se le retribuzioni calano qualcuno ci dica a cosa siano serviti i tagli alle tasse sul lavoro mancando al contempo dati sui profitti, sulle quote azionarie, sugli utili in borsa accumulati dalle aziende del privato.

Audizione preliminare all’esame della manovra economica per il triennio 2026-28

 

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