Arriva il contratto nazionale .. Ma lavoratori e delegati sono tenuti all'oscuro

Sta girando una prima bozza del contratto nazionale per Regioni ed Enti locali, bozza che nessun delegato rsu ha mai ricevuto dai sindacati che siedono al tavolo della trattativa.

Solo questo sarebbe sufficiente a prendere definitivamente le distanze da cgil cisl uil, da chi reputa la informazione, il coinvolgimento dei delegati e dei lavoratori ininfluente ai fini delle decisioni da assumere, basta insomma una mera informazione a firme avvenute.

Non è solo un comportamento antidemocratico, quello dei sindacati, ma una idea e una pratica sindacale secondo la quale chi detiene il monopolio della rappresentanza  lo possiede per una sorta di diritto divino, in nome del quale ogni decisione è possibile, anche quella piu' sfavorole ai lavoratori e alle lavoratrici.
Pubblicheremo la bozza, intanto è bene prendere confidenza con alcuni contenuti del prossimo contratto su  materie per altro già definite nel contratto delle «funzioni centrali» (ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici)siglato poco prima di Natale.

Anche negli enti locali entrano le ferie solidali,  il lavoratore puo' cedere ferie al collega che non ne ha piu' avendole consumate per accudire familiari malati e figli piccoli. Le ferie solidali sono per noi una fregatura perchè siamo in presenza di una stretta sui permessi e sulla malattia (aumentano le visite fiscali, due anche in un giorno solo, le fasce di reperibilità sono 3 ore in piu di quanto avviene nel privato, per i primi dieci giorni di malattia ci sono decurtazioni economiche e le fasce di reperibilità vengono imposte anche agli infortuni), la solidarietà va praticata ma non perchè il tuo datore di lavoro ha deciso di non favorire quei dipendenti che si trovano in effettiva difficoltà.

 Non è questa la solidarietà che vogliamo, frutto di umana disponibilità e non di decisioni aziendali.

E a dimostrazione del fatto che vogliono contrarre  permessi (restano le 18 ore annuali invece di aumentare come richiesto da anni, alle quali aggiungere altre 18 legate a motivi di salute), stanno discutendo delle ferie ad ore.E cosi' aumenta lo stress, crescono i carichi di lavoro ...

Dalla prima bozza dedicata a questi argomenti, un lettore disattento penserebbe di avere acquisito maggiori diritti, piu' permessi, ricnoscimento della formazione, maggiori tutele in caso di grave malattia. Ma a pensarci bene si capisce che nulla cambia rispetto ad oggi, non siamo in presenza di maggiori diritti e tutele.  E attenzione: i punti salienti debbono essere ancora discussi, dalla classificazione del personale alle posizioni organizzative, dalle progressioni al nuovo codice disciplinare che poi recepirà quanto prevede il decreto legislativo 75/2017.

Una parte rilevante poi sarà quella  degli aumenti economici, nei giorni scorsi abbiamo già dimostrato che i soldi in cassa sono pochi perchè lo Stato ha scaricato gli oneri dei pagamenti del contratto sui bilanci degli enti locali senza per altro aggiungere un euro, per esempio i soldi promessi per quelli che un tempo erano i proventi dell'Imu.

Anche negli enti locali sta per arrivare il cosiddetto ’«elemento perequativo», già visto nel contratto delle Funzioni Centrali. Di cosa parliamo?  Di quei 20-25 euro al mese che nel 2018 andranno ai livelli più bassi, ma non si sa come potranno sostenere questa ulteriore spesa i bilanci locali e come sarà possibile anche mantenere il bonus Renzi. Conti alla mano scopriremo che le cifre effettive in busta paga saranno ben poche, una quarantina di euro di aumenti dopo 8 anni di assenza contrattuale .
E i tempi intanto si allungano, chi pensava di trovare gli irrisori aumenti  nelle buste paga di marzo forse dovrà farsene una ragione. Quali poi saranno le conseguenze sui bilanci degli enti locali è una incognita ancora da scoprire, di certo gli stipendi degli enti locali, i piu' bassi del pubblico impiego, non recupereranno potere di acquisto.

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