Servizi educativi comunali: le ragioni della mobilitazione

Questa mattina si è tenuta l'assemblea dei servizi educativi comunali che ha deciso di dare vita allo stato di agitazione bloccando le flessibilità orarie e i cambi turni, attivando le procedure previste dalla legge 146 presso Prefetto di Pisa e Commissione di Garanzia.

Sono innumerevoli le rivendicazioni portate avanti dalla Rsu per lunghi mesi, non abbiamo cercato lo scontro ma la soluzione dei problemi evidenziando tutte le problematiche e suggerendo anche le soluzioni. Dobbiamo constatare che i tavoli tecnici e sindacali , spresso protrattisi per ore, non sono serviti a risolvere i problemi e ogni volta che venivano avanzate delle proposte cadevano letteralmente nel vuoto. Tra una dirigente e l'altra ci sono state settimane di gestione ordinaria dei servizi educativi ma fin da Settembre le soluzioni esistono, solo che stridono con il piano occupazionale del Comune e la riorganizzazione della precedente Direzione che ha deciso la dotazione organica senza mai giustificarla e discuterla, una decisione presa a tavolino e forse concordata solo con l'Amministrazione, rispondente insomma alla logica del contenimento dei costi del personale, contenimento che va ben oltre ai limiti in materia di assunzione.

Da settembre ad oggi ci siamo sentiti letteralmente presi in giro e con noi le educatrici, il personale ausiliario e gli stessi genitori. In 4 mesi non è arrivata alcuna risposta dalla parte politica e dalla Direzione stessa anche quando l'incarico è passato da interim a definitivo.

I \le delegati\e eletti nella lista cobas hanno perfino chiesto un bilancio delle sostituzioni per malattia negli ultimi 3 anni al fine di fare una media, valutare le soluzioni possibile sul potenziamento degli organici verificandone puntualmente i costi.
Ma neppure su questo versante propositivo, con conti e dati alla mano, non c'è stata alcuna risposta.

Nel frattempo, ogni giorno, l'amministrazione comunale sbandiera sui quotidiani il potenziamento dei servizi educativi, il concorso e le assunzioni, peccato che neppure il piano occupazionale del 2017, quello che aveva assunzioni ben al di sotto dei limiti normativi allora previsti, è stato rispettato e completato, lo dimostra che il concorso per gli autisti scuolabus avrebbe dovuto tenersi a Settembre e, dopo mesi di rinvio, sono stati reiterati i contratti a tempo determinato fino alla metà di Aprile.

Cosa succede allora al Comune di Pisa? Perchè il Sindaco invece di pensare solo alla campagna elettorale non mette mano alla macchina organizzativa, basti ricordare che una direzione è dopo un mese e mezzo ancora senza dirigente. Si brancola nel buio e palese è il disinteresse verso i servizi, gli uffici e il personale, si vende una immagine alla cittadinanza che stride invece con la paralisi quotidiana, con le decisioni non assunte, con le decine di lettere inviate ad oggi senza risposta.

Avevamo chiesto l'assunzione di sei part time da Settembre ma invece sono arrivati solo due full time che risolvono solo il problema di due nidi su sei. E le problematiche riguardanti le scuole materne, le mancate sostituzioni dei permessi 104, sono ancora da affrontare.

Per tutte queste ragioni, abbiamo deciso di dire basta, il tempo per l'amministrazione comunale è finito.

E' impensabile che l’AC vada avanti per la sua strada senza ascoltare i lavoratori e le lavoratrici.

BASTA perché qui in gioco il benessere del nostro essere educatrici ed insegnanti.

BASTA perché chiediamo solo di avere gli strumenti minimi per valorizzare la nostra professionalità.

Nasce da qui la condivisione di tutto il personale che ha dato mandato alla rsu di attivare lo stato di agitazione con il blocco degli straordinari e dei cambi turno,la denuncia di fuori rapporto.


ECCO L'ORDINE DEL GIORNO DELLA ASSEMBLEA ODIERNA
ORDINE DEL GIORNO DELL’ASSEMBLEA DELLE LAVORATRICI/TORI DEI SERVIZI EDUCATIVI DEL COMUNE DI PISA





Le lavoratrici/tori dei servizi educativi del Comune dI Pisa - Asili nido e scuole dell’infanzia – riunitisi in assemblea il giorno 8\01\2018 hanno discusso i seguenti argomenti:


- organici : potenziamento del Piano Occupazionale. Segnaliamo ulteriori carenze a quelle già segnalate: mancata sostituzione dei permessi 104, reiterate revoche di ferie già autorizzate, mancato scorrimento delle graduatorie, incombenze organizzative scaricate sul personale.

- referenti (ritiro circolare Nassi e sua modifica)

- buono pasto da riconoscere al personale nel periodo in cui non c’è la refezione scolastica

- procedure allerta meteo a tutela dell’utenza e delle lavoratrici

- sostituzioni mancanti in particolare per le assenze nella scuola dell’infanzia

- timbrature in caso di assemblea (urgono alcuni chiarimenti a tutela dei diritti delle lavoratrici)



Cosa è accaduto?

Nel 2016 sono sati tagliati 13 posti di educatrici, riorganizzata la gestione dell’offerta posti bambino (il numero dei lattanti, dei divezzi per ogni plesso scolastico). Abbiamo espresso con forza il nostro dissenso per l’impoverimento del servizio pubblico perché la riduzione delle risorse umane è risultata inadeguata con il numero dei bambini, tenuto conto degli orari e dei posti letto assegnati. A pagare le conseguenze di questa pessima gestione delle risorse umane la qualità dei servizi e il personale tutto che ha subito l’aumento dei carichi di lavoro , aumento sempre meno tollerabile.

Abbiamo monitorato per un anno la riorganizzazione…e, dati alla mano, abbiamo avuto ragione a contestarla . Abbiamo chiesto, invano e per mesi, all’amministrazione il potenziamento dell’ organico che avrebbe riequilibrato le varie componenti del servizio migliorando la qualità il benessere dei bambini \e.

Sono passati 4 mesi dall’ultimo incontro con la parte dirigenziale dell’Ufficio Istruzione e siamo ancora in attesa di risposte concrete alle richieste dei lavoratori e del Sindacato.

Il servizio asili nido va avanti dal Settembre 2016 con una dotazione educativa inadeguata ed un carico di lavoro eccessivo, le scuole dell’infanzia dopo anni di pesanti carenze degli organici di ruolo fanno adesso i conti con il problema delle sostituzioni , della formazione, della armonizzazione dei nuovi gruppi , del carico di lavoro sempre piu’ pesante

L’età media delle insegnanti e delle educatrici (anche se abbassata con le nuove entrate) rimane sempre alta, l’aumento dell’età pensionistica combinato con la gravosità ed il logoramento psicofisico del lavoro educativo nella fascia 0-6 , produce ogni anno difficoltà crescenti nell’ affrontare elevati carichi di lavoro come dimostrato anche dal numero sempre maggiore di inabilità alle mansioni e al lavoro

Se le condizioni di lavoro sono troppo pesanti il personale si logora sempre piu’ e in fretta! Stesso discorso vale se il numero degli educatori o delle insegnanti è inadeguato.

L’assemblea del personale dei servizi educativi, ausiliarie e insegnanti, riunitasi il giorno 8 Gennaio sostiene le istanze già avanzate dalla RSU per:


1) dotare le strutture di personale adeguato garantendo al contempo tutte le sostituzioni

2) accogliere , da parte dell’amministrazione comunale, le proposte sindacali al fine di una nuova organizzazione del servizio che preveda, ad una certa età, la possibilità di ridurre l’orario frontale a favore di attività organizzative e di coordinamento.


Ad oggi, Amministrazione e dirigente del servizio sono solo in teoria disponibili a modificare il piano occupazionale ma in pratica avviene l’esatto contrario. Forse perché la dirigente non è messa nelle condizioni di assumere decisioni da un amministrazione che non riesce neppure a far partire i concorsi?

Invece le lavoratrici sono stanche di aspettare e sono pronte per agire!

L’assemblea dà mandato alla RSU ed al Sindacato di proclamare lo stato di agitazione e di prevedere un percorso di mobilitazione a partire dal blocco degli straordinari, delle flessibilità orarie e di turno denunciando, da oggi in poi, tutte le situazioni di fuori rapporto. Qualora non arriveranno risposte , proseguiremo con il blocco dei nuovi inserimento e proclameremo lo sciopero.



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