La pausa caffè e gli enti pubblici. Un caso emblematico

A seguire il comunicato stampa di Sgb Provincia di Pisa

Quando io morirò, tu portami il caffè, e vedrai che io resuscito come Lazzaro.

(Eduardo De Filippo)


L' efficienza di un ente pubblico, la sua stessa etica e moralità dipendono dalla soppressione della pausa caffe? Esisteva un accordo sindacale dal lontano 2006, un accordo che disciplinava la pausa nel rispetto delle regole e al fine di consentire un recupero psicofisico al singolo dipendente, quell'accordo oggi viene cancellato dalla Amministrazione senza logica e soprattutto con la mera volontà di imporsi ai dipendenti

Chi amministra e dirige la provincia ha sostenuto la
riforma Del Rio,  la causa principale dei disastri  e della paralisi in cui oggi si trovano gli stessi servizi erogati dalla provincia.
Hanno pagato 14 milioni di euro alle banche per  le operazioni finanziarie note come derivati che hanno sancito l'indebitamento di molti enti locali .
Continuiamo a pagare mutui milionari per investimenti discutibili come quello della Gaslini.
Spendono150 mila euro in posizioni organizzative, non muovono un dito contro la svendita del patrimonio pubblico.

Tanta ignavia  politico amministrativa si scontra con la solerzia con la quale se la prendono con la pausa caffè, con i dieci minuti di tempo non lavorato. E con la solita "coerenza" poi sottopongono ai dipendenti questionari sullo stress correlato da lavoro, si fingono attenti alle problematiche della salute e della sicurezza....quando perfino davanti a una pausa caffè assumono atteggiamenti da caserma .
A ciascuno di noi le dovute conclusioni
.
SGB

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