Mobilitazione nel pubblico impiego: no agli accordi bidone. Dai forza a cub e sgb
Comunicato stampa Cub e SGB
Mobilitazione nazionale del Pubblico Impiego
Mobilitazione nazionale del Pubblico Impiego
Parte
domani 19 gennaio la prima giornata di mobilitazione di tutto il
Pubblico Impiego contro la vergognosa trattativa che si sta consumando a
Roma tra sindacati complici e Aran per il rinnovo dei contratti dei
pubblici dipendenti. Aumenti risibili che non recuperano il valore
d'acquisto perso in 8 anni di blocco contrattuale. Aumenti che
partiranno a regime solo dal 2018. Mentre assistiamo alla capitolazione
dei sindacati che, per garantirsi distacchi sindacali, permessi
retribuiti e gestione dei Fondi Pensione e Sanità Privata, hanno
svenduto la classe lavoratrice ai padroni e al Governo, il sindacalismo
di base e conflittuale scende in piazza. Lo fa organizzando presidi di
protesta in tutta Italia, davanti ai posti di lavoro per sensibilizzare
l'opinione pubblica e i lavoratori: i Governi che si sono succeduti
negli anni hanno tagliato indiscriminatamente posti di lavoro e servizi
pubblici. Il blocco delle assunzioni, i tagli lineari ai bilanci degli
enti locali e della sanità stanno mettendo in ginocchio un patrimonio di
professionalità e di specialità, per darli in pasto ai privati.
CUB,
SGB, unitamente a Si Cobas, Usi Ait, Slai Cobas e Pubblico Impiego in
Movimento scendono in piazza il 19 gennaio e successivamente anche il 26
gennaio per dire BASTA:
- basta alle elemosine contrattuali, vogliamo aumenti veri e con gli arretrati dal 2010; vogliamo l'introduzione della 14^ mensilità e il ripristino degli scatti di anzianità !
- basta al blocco delle assunzioni, vogliamo che i servizi rimangano pubblici e gratuiti !
- basta all'accanimento perpretato in questi anni da leggi che di fatto impediscono il diritto alla malattia, ad avere degli orari certi di lavoro; vogliamo il diritto ad accedere alla pensione a 60 anni di età o con 35 anni di contributi, vogliamo sanità e previdenza pubbliche, vogliamo la liquidazione del TFR e TFS al momento della cessazione e non dopo 24 mesi !
La
mobilitazione dei dipendenti pubblici continua il 26 gennaio davanti
ai posti di lavoro della Funzione Pubblica: Ministeri, Parastato,
Agenzie Fiscali, Inps, Inail ecc. per costruire lo sciopero generale e
unitario di tutto il Pubblico Impiego.
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