Nidi e materne comunali in assemblea: le ragioni delle lavoratrici nel comunicato rsu


COMUNICATO STAMPA Rsu comune di Pisa

LUNEDI’ 8 GENNAIO i NIDI E le MATERNE comunali APRIRANNO ALLE 11.30 PER l’ASSEMBLEA DEL PERSONALE.
Vogliamo scrivere direttamente alla utenza e alla cittadinanza per spiegare le ragioni di questa apertura ritardata il primo giorno di scuola dopo la pausa natalizia. Non sono futili i motivi per i quali siamo in assemblea, motivi riguardanti la qualità del servizio, la cura e la sicurezza dei bambini e delle bambine.

- Nel 2016 sono sati tagliati 13 posti di educatrici e
riorganizzata l’offerta di posti bambino: lavoratori e
sindacato hanno espresso la loro contrarietà con innumerevoli considerazioni . I numeri delle educatrici , l’impoverimento del servizio pubblico e s la riduzione delle risorse umane non
erano comunque compatibile con il numero dei bambini,
l’orario, i posti letto...ne avrebbero risentito la qualità dei
servizi e il carico di lavoro del personale tutto.
Abbiamo monitorato per un anno la riorganizzazione e il tempo ha rafforzato le nostre posizioni dandoci ulteriori motivi per dire che la nostra contrarietà era fondata.
Dati alla mano abbiamo chiesto all’amministrazione di potenziare il numero di educatori/trici a vantaggio delle varie componenti del servizio e della qualità \ benessere dei bambini \e.
Sono passati 4 mesi dall’ultimo incontro con la parte dirigenziale dell’Ufficio Istruzione e siamo ancora in attesa di risposte concrete alle richieste di lavoratrici e Sindacato. Il servizio asili nido va avanti dal Settembre 2016 con una dotazione educativa inadeguata, un carico di lavoro eccessivo. Le scuole dell’infanzia dopo anni di gravi carenze degli organici di ruolo fanno adesso i conti con il problema delle sostituzioni , della formazione, della armonizzazione dei nuovi gruppi, del carico di lavoro rimasto comunque pesante
.
L’età media delle insegnanti e delle educatrici (anche se
migliorata con le nuove entrate) rimane sempre alta, e
l’aumento dell’età pensionistica combinato con la gravosità
ed il logoramento psicofisico del lavoro educativo nella
fascia 0-6 , produce ogni anno difficoltà crescente ad
affrontare carichi di lavoro così alti e un numero sempre
maggiore di inabilità alle mansioni ed al lavoro
Se le condizioni di lavoro sono troppo pesanti il personale
si logora di più e prima!
Se il numero degli educatori o delle insegnanti non è
adeguato alle necessità, il personale subisce un progressivo logoramento psico fisico arrivato ormai a livelli di guardia.
Se il numero degli operatori resterà quello attuale, se le
condizioni di lavoro resteranno eccessivamente pesanti, i
genitori e la cittadinanza devono sapere che le promesse fatte dalla politica rispetto alla qualità dei servizi non si potranno attuare mettendo anche a rischio la sicurezza ed il benessere dei bambini, cosa che noi vorremmo evitare a qualunque costo.

Commenti