Cile: le proteste crescono e si allargano

Crescono le proteste popolari in Cile iniziate nei giorni scorsi a seguito dell annuncio dell aumento del costo del biglietto della metropolitana e brutalmente repressa da polizia e esercito causando una ventina di morti, oltre a fwritive arresti. 
Ieri in occasione dello sciopero generale si sono svolte oceaniche manifestazioni a Santiago del Cile e nelle principali città con milioni di persone che sono scese in piazza  contro lo stato di emergenza, il coprifuoco e la repressione del governo Pinera ma con obiettivo ultimo di ottenere lo smantellamento dell impianto neoliberista dell economia causa di sofferenze e gravi squilibri sociali. 

Forte è la richiesta di una assemblea costituente che superi la costituzione  approvata da Pinochet durante la sua tristemente famosa dittatura e introduca un nuovo sistema sanitario e di istruzione gratuiti e accessibili per tutti, un modello pensionistico che garantisca la sopravvivenza agli anziani e una riforma fiscale che intacchi i privilegi del 10% della popolazione più ricca che oggi detiene il 60% della ricchezza nazionale con l 1% addirittura il 26.5% (dati cepal). Infine la questione del lavoro con aumenti del minimo salariale e delle tutele sindacali e il ritorno alla nazionalizzazione delle miniere di rame, principale risorsa del paese, in linea con quanto fatto dal governo di unidad popular di Salvador Allende. 

Il popolo cileno si ribella all eredità neoliberista lasciata dalla dittatura e mai sostanzialmente modificata dai successivi governi in prevalenza di centrosinistra. 

Il coordinamento del giga

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