Taglio o non taglio: è questo il problema?

Il nuovo ministro della Salute, Roberto Speranza, annuncia che non ci saranno tagli alla sanità e sarebbe la prima volta dopo anni nei quali i Governi hanno ridotto i fondi destinati alla salute degli italiani. Fino a prova contraria dobbiamo credere a questo impegno che rappresenterebbe una vera e significativa invesione di tendenza.
Altro obiettivo sembra sia la eliminazione del superticket, i 10 euro da pagare su visite ed esami. Ma i problemi restano comunque anche altri ossia la necessità di accordare alle Regioni quei fondi a lungo promessi e mai accordati, parliamo dei soldi promessi al Fondo sanitario nazionale  con la Legge di Bilancio 2019. Ricordiamo che un anno fa stabilirono di legare i soldi alla crescita del Pil,  resta il fatto che la sanità non ha solo bisogno di fondi ma di coperture finanziarie per assumere tutto il personale carente, dai medici molti dei quali in pensioni o prossimi ad andarci a tutte le altre figure sanitarie mancanti al pianeta sanità. Resta ineludibile una questione: non basta scongiurare i tagli, servono invece finanziamenti aggiuntivi senza dimenticare che il contratto per la sanità è scaduto da quasi un anno e del rinnovo prima o poi dovremo pur parlare.

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