Lettera aperta al Prefetto di Pisa: interveniamo concretamente contro la guerra in Siria
a seguire la lettera aperta scritta dai delegati e dalle delegate del Sindacato Generale di Base
al Prefetto di Pisa
Il sindacato generale di base chiede al Prefetto di Pisa di farsi promotore presso il Governo italiano di alcune istanze che stanno particolarmente a cuore ai lavoratori e alle lavoratrici italiane. Stiamo parlando degli aiuti del nostro paese alla Turchia, chiediamo di sospendere ogni aiuto al regime di Erdogan come risposta democratica all'invasione della Siria con l'aiuto dei jiaidisti come riportato dagli organi di stampa nazionali.
In particolare chiediamo il ritiro dei quasi 150 militari italiani da tempo dislocati in Turchia con i missili terra aria Samp-T, una missione militare che costa ai contribuenti italiani oltre 12 milioni di euro all'anno.
Chiediamo la sospensione di ogni forntura militare italiana alla Turchia ma allo stesso tempo il disimpegno tecnologico che permette ad Erdogan di assemblare nel suo paese gli elicotteri da guerra Mangusta attraverso il gruppo Leonardo. I mangusta sono stati ripetutamente impiegati nei raid contro i villaggi kurdi e sospendere la fornitura di ricambi sarebbe un segnale importante come la fine di ogni altra vendita di armi, leggere e pesanti. Solo negli ultimi 5 anni l'Italia ha venduto armi per quasi 1000 milioni di euro alla Turchia, siamo il secondo esportatore di merci in Turchia all'interno della comunità europea.
Sgb chiede che il Governo Italiano si faccia promotore di una iniziativa forte atta a scongiurare che non arrivino armi alla Turchia dalle basi militari usa e Nato dislocate sui territori italiani.
I lavoratori e le lavoratrici italiani\e sono contro la guerra e a fianco dei popoli Kurdi e siriani
Sindacato Generale di Base Pisa
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