E il voto al Mov 5 Stelle viro' verso destra

All'indomani delle elezioni Regionali in Umbria è tempo di bilanci e di riflessioni.

Molti sarebbero gli spunti di analisi e discussioni, dalla debacle del centro sinistra all'aumento di consensi alla Lega e a Fdi che con Forza Italia conquistano la guida dell'Umbria staccando nettamente i concorrenti (venti punti in percentuale sono veramente tanti).

Vogliamo invece soffermarci sulla sconfitta, clamorosa, del Mov 5 Stelle , molti suoi elettori non sono andati a votare giudicando sbagliata la coalizione con il Pd. L'elettorato del mov 5 Stelle nell'arco di pochi anni ha virato verso destra, nel caso dell'Umbria molti elettori del Movimento non sono andati a votare, tanti altri hanno scelto la Lega.

Senza dubbio la caduta, per uno scandalo legato ai concorsi pubblici e sul quale sta indagando la Magistratura, della Giunta Regionale di centro sinistra ha spianato la strada alla vittoria della Lega, ma i risultati vanno ben oltre le aspettative.

Per esempio il Pd , rispetto alle europee, perde poco ma invece rispetto alle ultime Regionali arretra di ben 13 punti in percentuale, La lega supera il 37%, un punto in meno delle europee ma rispetto al datore Regionale precedente aumenta i consensi di oltre il 120%.  Fdi invece è il solo partito a crescere i consensi anche rispetto alle ultime elezioni europee. Complessivamente la coalizione di destra supera il 57% e lo fa in una Regione tradizionalmente orientata a sinistra.

Il Mov 5 Stelle dimezza i consensi rispetto al dato regionale precedente, alle politiche aveva conquistato il 27,5%, oggi si ferma al 7,4%. Gran parte del vecchio elettorato grillino ha disertato le urne ma quasi il 20% dello stesso è assato alla Lega, quasi il 10% a Fdi, insomma una decisa virata a destra.

In questi ultimi 15 mesi ci siamo chiesti per quale ragione il mov 5 Stelle non avesse nulla da dire rispetto ai decreti sicurezza, vedendo i dati elettorali si capisce la ragione, ossia la svolta verso destra di parte significativa del suo elettorato o la scelta di non votare una alleanza con il Pd, quel partito che fino a Luglio veniva quotidianamente bersagliato dal Movimento e ribattezzato con disprezzo il Partito di Bibbiano.

Di Maio, a poche ore dal voto, ha subito preso le distanze dalla esperienza umbra dichiarando che non ci saranno piu' alleanze territoriali con il Pd, una dichiarazione che pesa come un macigno anche sul Governo nazionale e ipoteca la tenuta della attuale maggioranza che sorregge il Conte bis.

Le prossime settimane sveleranno gli ulteriori sviluppi di un quadro di alleanze decisamente in evoluzione.


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