Come stanno le cose per le progressioni orizzontali per il Comune di Pisa?
Progressioni orizzontali : come stanno le cose?
Da tempo sosteniamo che al posto del salario accessorio sarebbe
auspicabile avere la quattordicesima e automatici scatti di carriera ma le scelte dei Governi vanno ostinatamente in direzione opposta ossia verso la drastica riduzione
della platea dei beneficiari delle progressioni alimentando l'avversione
tra colleghi e le logiche da lotteria che ormai dominano il ciclo della
performance.
E i fatti delle ultime settimane sembrano darci ragione, basta leggere il parere
della Ragioneria dello Stato che prevede la erogazione delle
progressioni per meno della metà del personale.
A supportare questa iniqua decisione anche il contratto nazionale
siglato da cgil cisl uil, del resto all'articolo 16, comma 2 , si parla
di maggiore selettività e riprendendo quanto scritto dall'articolo 23,
comma 2, del Dlgs 150/2019, si dovrebbe riconoscere le progressioni solo
a una ristretta parte di dipendenti.
Non si parla di percentuali ma di meno della metà del personale, è evidente che l'obiettivo sia quello di mettere in competizione, e in lite, colleghi\e per conquistare cio' che spetterebbe loro per diritto: lo scatto di carriera, proprio come avviene in tanti contratti del privato.
La posizione della Ragioneria dello Stato è corretta e sarà fatta propria dall'Aran?
Domanda dirimente visto che in tanti Enti è
già iniziata la discussione sul contratto decentrato anche se dubitiamo
fortemente che l'Aran assuma una decisione diversa dalla Ragioneria
dello Stato e dalla stessa Corte dei Conti, resta il fatto che a mettere
in bocca simili decisioni, che si ripercuotono negativamente sui
lavoratori e sulle lavoratrici, c'è anche un contratto nazionale.
Quali interessi tutelano allora i sindacati
firmatari? Di sicuro, documenti alla mano, gli interessi dei Governi e
dei tetti di spesa, dubitiamo quelli dei lavoratori e delle lavoratrici
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