Ancora repressione nei luoghi di lavoro: solidarietà attiva con Franco Borsellini
IERI MASSIMO CAPPELLINI OGGI FRANCO BORSELLINI: FERMIAMO LA REPRESSIONE NEI LUOGHI DI LAVORO!
Possiamo dirlo e ridirlo con estrema
certezza: i padroni hanno pianificato la decisione di togliere di mezzo
tutti quei delegati che non si pegano al dio mercato e alle logiche
dello sfruttamento e del profitto.
Nelle fabbriche e nelle aziende
private, ma ormai anche nel Pubblico impiego, non vogliono delegati che
si facciano carico delle istanze dei lavoratori, delegati\e che
coerentemente assumano iniziative in difesa delle lavoratrici e dei
lavoratori rivendicando condizioni salariali e lavorative migliori,
contrastando tutte quelle decisioni che si ripercuotano negativamente
sulla nostra salute e sicurezza.
La repressione nei luoghi di lavoro è
necessaria per salvaguardare i profitti aziendali e per incrementare lo
sfruttamento, a costi ridotti, della forza lavoro.
Tutto cio' accade ogni giorno
calpestando diritti acquisiti e provando a cancellare le conquiste
ottenute negli anni scorsi con scioperi e vertenze.
I posti di lavoro sono come delle prigioni ove non è ammesso il dissenso, se vuoi conservare il posto devi lavorare in silenzio
, rinunciare ai diritti accettando, senza fiatare, la disciplina da caserma e il clima di paura che i padroni hanno imposto.
La colpa di Massimo
Cappellini e di Franco Borsellini è la stessa ossia non avere accettato
compromessi scegliendo invece di rappresentare e tutelare gli interessi
dei lavoratori. Questi delegati hanno cosi' assunto posizioni scomode
per i datori di lavoro, per la loro organizzazione del lavoro basata
sullo sfruttamento sempre piu' intensivo.
E negli ipermercati stanno arrivando
migliaia di esuberi tra processi di fusione e ristrutturazioni
aziendali, per questo licenziare delegati scomodi significa stroncare
sul nascere ogni forma di resistenza e di opposizione.
NOI SIAMO A FIANCO E SOLIDALI CON MASSIMO E FRANCO E NON INTENDIAMO SUBIRE LE RAPPRESAGLIE E LA REPRESSIONE NEI LUOGHI DI LAVORO
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