Comunicato sul progetto culturale al Comune di Pisa

Apprendiamo in queste ore della sigla di un protocollo tra diversi enti, pubblici e privati, per la promozione e la valorizzazione dei percorsi culturali nella città di Pisa con particolare riferimento ai Musei disseminati sul territorio.

L’accordo, sottoscritto tra gli altri dalla Soprintendenza, Direzione regionale Musei Toscana e Comune di Pisa vuole mettere insieme il puzzle culturale cittadino interessato da diversi anni dal dibattito inerente la gestione stessa della cultura in città.

Troppo spesso, con l’alternarsi delle diverse governance, si è parlato di rete e reti museali senza mai giungere a qualcosa di fattivo.

Il progetto presentato dall’Assessore alla cultura del comune di Pisa Magnani vuole costituire un precedente sul quale porre le basi della famosa ripartenza di un settore fondamentale come quello del turismo.

Nei comunicati e negli articoli si parla di offerta culturale e di candidatura di Pisa a capitale della cultura; un progetto da svilupparsi su tre anni con la supervisione di un comitato esecutivo (sindaco e delegato) e scientifico.

Sebbene riteniamo fondamentale che ci sia davvero sinergia tra i luoghi della cultura in città, consideriamo prioritaria la questione del lavoro applicato alla cultura.

Non può esistere alcun progetto senza lavoro di qualità e ben retribuito, aspetti fondamentali che garantiscono la professionalità del lavoratore e della lavoratrice e allo stesso tempo restituiscono un servizio serio e d’eccellenza alla collettività.

Ancora una volta si insegue il binomio cultura/turismo, dove quest’ultimo traina tutto il resto, il rischio tangibile è che sia delegato questo importante processo alla buona volontà delle associazioni che per ovvi motivi non possono e non devono bastare.

Memori di accordi prefettizi, per fortuna saltati, negli anni passati siamo certi che tutti i progetti devono per forza di cose passare da due concetti: salario e dignità professionale. 


Cub Pisa e mi riconosci? Sono un professionista dei beni culturali.

Commenti